Dalla lettera del Vescovo Riccardo ai giovani
Una guida esperta ti fa arrivare prima e meglio
Come ben sa ogni amante della montagna, se vuoi giungere presto e bene alle vette più alte, dalle quali si scopre il mondo più ampio e ci si può orientare con sicurezza conviene farsi aiutare da chi conosce il sentiero. Un cammino di altura ha bisogno di essere fatto con l’assistenza di guide vere, altrimenti si rischia di andare per percorsi inaccessibili o di accumulare tanta stanchezza da perdere perfino il gusto della salita.
Da giovane, quand’ero in Asia, nel grande ciclo del Ramajan mi affascinava particolarmente la leggenda di Garuda, la grande aquila.
C’era una volta un giovane ragazzo innamorato, che affaccendato in mille cose, aveva perduto di vista perfino la sua anima gemella. Andò per terre e per mari, sperando di ritrovarla, ma non gli riuscì vedere dove fosse. Disperando della sua superbia alla fine, vincendo la sua superbia, decise di chiedere aiuto alla grande aquila. Garuda lo ammonì: prima di farlo salire sulle sue ali, gli chiese se fosse disposto davvero a volare alto. La forza dell’amore convinse il giovane a sfidare le stelle e, salito sul dorso della grande aquila, spiccò il volo in alto, verso il sole. Solo quando ebbe accettata la sfida delle altezze gli riuscì di ritrovare il suo amore. Caro ragazzo che mi leggi, anche te forse hai bisogno di sfidare le altezze, non ti accontentare delle misure meschine che appagano il branco. Ci sono molti saggi che possono aiutarti a trovare il senso della vita e a fissare gli occhi sulla mèta della tua storia d’amore.
Dio stesso vuole che tu realizzi i tuoi sogni più belli e ti ha messo accanto nella tua Chiesa un bel numero di uomini anziani nella fede, esperti dei cammini interiori, in grado di aiutarti. Non c’è niente di più bello per un prete di farsi strumento di Dio, perché i ragazzi e ogni persona possano salire in alto, vedere lontano, scegliere, da persone libere, la via da seguire per trovare la pace.