Nel volume Eccessi di culture (Einaudi, Torino 2004) l’antropologo Marco Aime scrive:
Vorrei riportare un aneddoto narratomi da don Pietro Gallo, parroco di San Salvario, quartiere di Torino segnato da una forze presenza di immigrati. In una scuola materna del quartiere, frequentata da molti bambini maghrebini, le mestre hanno deciso un giorno di preparare il couscous. Hanno cercato la ricetta “originale” per cucinarlo secondo la tradizione. I bambini erano contenti. Poi una maestra ha chiesto a un piccolo marocchino:
– Ti piace?
– Sì
– È come quello che fa la tua mamma?
– Quello di mia mamma è più buono perchè mette uno strato di couscous, uno di tortellini, uno di couscous…