Questa settimana sono due gli strumenti per riflettere sull’emergenza gioco d’azzardo: un articolo sul numero 41 de La Voce di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, il fascicolo diocesano di Toscana Oggi, e un servizio del notiziario, andato in onda giovedì scorso.
Azzardo: le dipendenze sono in aumento.
Servizio di Lorenzo Canali. TSD Notizie del 15 novembre 2012
da Toscana Oggi, numero 41, fascicolo diocesano La voce
Le dipendenze. Azzardo: l’identikit del giocatore
Sta diventando sempre più uno dei mali dei nostri giorni. Parliamo del gioco d’azzardo. Comportamento di massa, a rischio dipendenza, che sempre più spesso diventa una patologia. La crisi economica, in questo senso, non sta aiutando. L’illusione di un facile arricchimento, finisce per travolgere la storia di intere famiglie.
Il Decreto Balduzzi, approvato dal Governo nel settembre scorso, riconosce finalmente ai giocatori il diritto alla cura, inserendo il gioco d’azzardo patologico nei Livelli Essenziali di Assistenza (L.E.A.).
Al fine di sensibilizzare la popolazione aretina sui rischi del gioco lecito e del gioco on line, il SerT Zona Aretina, in collaborazione con l’Associazione di ex giocatori e loro familiari, “Mi rimetto in gioco”, ha organizzato alcuni incontri aperti al pubblico su “Giovani e anziani: le due facce del gioco”. Il prossimo appuntamento è in programma per mercoledì 28 novembre, alle 18, presso la sede di “Mi rimetto in gioco”, in via Cavour 97, ad Arezzo. Nel corso dell’incontro sono previste le testimonianza di giocatori e familiari del gruppo di auto-aiuto dell’Associazione.
Il Dipartimento delle Dipendenze dell‘Azienda Usl 8 di Arezzo offre da diversi anni percorsi assistenziali specifici ai giocatori e alle loro famiglie garantendo gratuità e riservatezza dei trattamenti presso i cinque SerT della provincia. Inoltre, per rendere più efficaci le azioni di cura e prevenzione, il Dipartimento delle Dipendenze coordina dal 2005 una rete di istituzioni che a diverso titolo si occupano di gioco d’azzardo nel territorio aretino: enti Locali, prefettura, Caritas, associazioni di volontariato, categorie economiche, Misericordia.
Dal 2001 ad oggi il Dipartimento delle Dipendenze ha avuto in cura 229 utenti. In particolare, nel 2012 (dati ad ottobre 2012) gli utenti in carico per gioco d’azzardo patologico sono stati 180. L’identikit di chi si trova ad affrontare questo tipo di problema è quello di un uomo (75 per cento dei casi), con un’età media di 40 anni. Più elevata l’età media delle donne (52 anni). La maggior parte dei soggetti, il 57 per cento, è coniugato o convivente e il 65 per cento ha un lavoro.
Se il gioco preferito da circa il 70 per cento dell’utenza sono le slot machine, il gioco preferito dai giovani sotto i 34 anni sono le scommesse sportive o le slot machine in abbinamento al poker-on-line; i pensionati, invece, sono soprattutto donne e si dividono tra slot machine e gratta-e-vinci.