Un nuovo piano di pace per il Medio Oriente, da raggiungere entro il 2013. E’ quello a cui sta lavorando l’Unione Europea, come riporta l’agenzia Nena News. “Secondo il quotidiano israeliano Yediot Aharonot, Bruxelles intenderebbe presentare ufficialmente la sua personale road map dopo le elezioni israeliane, previste per il prossimo 22 gennaio: al massimo entro marzo, per dare il tempo al nuovo governo israeliano di stabilizzarsi.
Al centro del piano, la creazione di uno Stato palestinese entro i confini del 1967, con Gerusalemme Est come sua capitale, il congelamento di tutte le costruzioni progettate o in corso nelle colonie israeliane in Cisgiordania e lo scambio di territori tra Israele e Palestina. Obiettivi – conclude la fonte diplomatica – da raggiungere attraverso i negoziati entro il 2013.”
Promotori del piano sarebbero Francia e Gran Bretagna: l’Alto Rappresentante UE per gli Affari Esteri, Catherine Ashton, avrebbe poi deciso di adottarlo ufficialmente come iniziativa a livello di Unione Europea. Un portavoce del Ministero degli esteri britannico, citato dal Telegraph, ha sottolineato come quest’azione rispecchi la già nota posizione del Foreign Office sulla questione: “L’unico modo per dare al popolo palestinese lo Stato di cui ha bisogno e che merita, e al popolo israeliano la sicurezza e la pace a cui ha diritto, è un negoziato per una soluzione a due Stati; e il tempo per questa soluzione è ormai agli sgoccioli.”
Il piano prevedrebbe anche la formazione di un comitato regionale del Medio Oriente, con la partecipazione di Egitto, Giordania, e Stati del Golfo.
Sarebbero già in corso tavoli di discussione con il presidente americano Obama, che probabilmente accoglierà positivamente il piano, poichè, si legge su Yedioth Ahronoth, si avvicina molto alle sue idee sul processo di pace. Facile prevedere l’adesione del governo palestinese al tavolo di pace. L’assenza di Israele, viceversa, potrebbe essere accolto dalla comunità internazionale come un rifiuto generale a partecipare al processo di pace. “Israele avrà qualche difficoltà e verrà messo all’angolo” ha commentato un alto funzionario del governo di Tel Aviv, che ha scelto di rimanere anonimo.
La presidente del partito Hatnua, Tzipi Livni, ha dichiarato: “A marzo il mondo ci presenterà un piano di pace che ci verrà imposto, se non ci presenteremo con un nostro piano alternativo. Se formuleremo un piano israeliano, potremo rinnovare l’alleanza con i moderati della regione, in modo da affrontare meglio il fronte degli estremisti. Perciò è importante avere un governo che promuova un vero e proprio processo di pace”.