Il viaggio ad Auschwitz è un’esperienza che segna, che cambia in modo profondo. Non è una frase butta là tanto per dire. A confermarlo ora c’è anche uno studio realizzato da un giovane sociologo, Luca Bravi. Attraverso un questionario distribuito a più ragazzi è emerso l’atteggiamento diverso tra chi è stato ad Auschwitz ed è salito sul treno e chi no. La riprova del valore educativo e didattico di iniziative come il Treno della Memoria.
A citare lo studio è stato Ugo Caffaz, coordinatore del Viaggio organizzato dalla Regione Toscana. In occasione della presentazione dell’ottava edizione, Caffaz ha sottolineato quanto la partecipazione ad iniziative come questa contribuiscano ad alzare la soglia della sensibilità ai temi del razzismo e dell’antisemitismo, in particolare tra le giovani generazioni.
L’edizione 2013 del Treno della memoria è dedicata a Shlomo Venezia, deportato e sopravvissuto scomparso di recente, testimone diretto delle atrocità di Auschwitz raccontate in quello che è ormai un testo classico sulla Shoah, “Sonderkommando Auschwitz”. La rivolta, in memoria della sanguinosa sollevazione del maggio 1943 del ghetto di Varsavia, è il tema della giornata della memoria che ricorre domenica. La rivolta e la ribellione, ricorda sempre Caffaz, si legano al tema della possibilità della scelta: come quella che spinse nel 1938 il Cardinal Elia Della Costa ha tener sbarrate chiese e sede dell’Arcivescovado durante la visita di Hitler a Firenze.
Anche Tsd salirà a bordo del Treno della Memoria. Segui la nostra diretta multimediale da domenica 27 a giovedì 31 gennaio.