Un treno della Ferrovia Centrale Umbra è deragliato tra i comuni di Montecastelli e Trestina, vicino a Città di Castello. È successo poco dopo le 6.30. Il treno era partito da Sansepolcro ed era diretto a Perugia. Sono 22 le persone rimaste coinvolte, nessuna in modo grave. I feriti sono stati trasportati in ambulanza agli ospedali di Città di Castello e Umbertide. La maggior è stata dimessa dopo poche ore. Al momento restano sotto accertamento 5 persone. Si tratta di quattro donne e un uomo, tra 45 e 50 anni. Si trovano tutti all’ospedale di Città di Castello. Per due donne si parla di trauma toracico e per un’altra alla colonna vertebrale. Gli altri passeggeri hanno riportato contusioni alla spalla e alle gambe. Il deragliamento è avvenuto all’uscita di una galleria in località Montecastelli, nel comune di Umbertide. A causare l’incidente, una frana.
L’assessore umbro, Silvano Rometti ha visitato il luogo dell’incidente: “Si tratta di un accadimento assolutamente imprevedibile favorito dalle piogge eccezionali degli ultimi giorni che hanno interessato l’Umbria come l’intera Penisola. Il deragliamento del treno dai binari – aggiunge l’assessore – è avvenuto all’uscita di una galleria ed è stata provocata da una frana del muro di contenimento al lato destro”.
L’Amministratore delegato di Trenitalia, Mauro Moretti, appresa la notizia dell’incidente, ha contattato personalmente la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, offrendo la disponibilità di Trenitalia ad intervenire, anche con mezzi propri, per la rimozione del treno dai binari e per favorire al più presto la ripresa del servizio.
Legambiente, con il vicepresidente nazionale Edoardo Zanchini, attacca i mezzi della Ferrovia Centrale Umbra: “I convogli viaggiano a 70 km orari, incredibile il deragliamento di oggi”.
Da registrare anche le prime reazioni politiche all’incidente. Tra le prime ad intervenire, il Sindaco di Sansepolcro, Daniela Frullani: “Sono profondamente allarmata per lo stato di isolamento in cui la Valtiberina e Sansepolcro continuano ad essere costrette con le arterie stradali e ora anche con l’unica ferrovia – sono le parole del primo cittadino -. Esiste l’imponderabile ma è necessario fare di più per la sicurezza e l’unica soluzione sono più controlli e una maggiore manutenzione fatta costantemente e a regola d’arte”.
Duro l’intervento di Maurizio Ronconi, capogruppo dell’Udc perugina in Consiglio provinciale: “La frana che ha provocato il deragliamento rappresenta la spia più chiara di un dissesto geologico che affligge l’Umbria da tanti anni e al quale non solo non si è posto rimedio ma aggravato da una cementificazione sconsiderata e sempre assecondata. Una regione che continua ad avere le attività edili come quelle che determinano la fetta più importante del PIL regionale, adotta un modello di sviluppo sbagliato e come oggi si riscontra, anche pericoloso”.
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