In occasione della ricorrenza di 709 anni dalla nascita di Francesco Petrarca ad Arezzo, avvenuta all’alba del 20 Luglio 1304, la Filarmonica Guido Monaco, diretta dal Maestro Matteo Trimigno, e l’Associazione Terra di Arezzo organizzano un concerto musicale “Nel nome di Petrarca…”, presso il monumento dedicato al Poeta al Parco del Prato di Arezzo. L’appuntamento è per domani, venerdì 19 luglio, alle 21.00. Il concerto sarà introdotto dal Dott Pier Luigi Rossi.
“Ogni anno la serata dedicata alla memoria di Petrarca vede una grande partecipazione popolare” sottolineano gli organizzatori “ed è l’unica iniziativa ad Arezzo che si svolge sempre nel giorno della sua nascita nel Borgo dell’ Orto.”
Il programma del concerto:
• Choral BWV 140 J. S. Bach trascr. M. Trimigno
• Preludio da “Tedeum” M. A. Charpentier
• Ode alla gioia L. v. Beethoven arr. M. Trimigno
• Coro di schiavi ebrei da “Nabucco” G. Verdi trascr. M. Trimigno
• Highland Cattedral Tradizionale scozzese
• Bianca Regina F. Coradini arr. M. Trimigno
• Hello Dolly J. Herman arr. L. Bocci
• La vita è bella N. Piovani
• L’ultimo dei mohicani arr. M. Trimigno
• Otto e mezzo N. Rota
• Western Films Medley E. Morricone arr. M. Trimigno
“Ego in esilio genitus et natus sum”: sono stato concepito e nato in esilio. Così scrisse Francesco Petrarca. Il padre, Ser Petracco aveva studiato nello ” Studium Generale” di Arezzo. Petracco era molto amico di Dante Alighieri e fu esiliato da Firenze assieme al sommo poeta. Vennero ad Arezzo, furono ospiti della famiglia Ubertini nel Borgo dell’Orto, vicolo dei notai nell’Arezzo del XIII secolo. Quando Francesco nacque ad Arezzo il 20 Luglio 1304, con ogni probabilità Dante Alighieri si trovava nella nostra città. Giotto dipinse come era Arezzo agli inizi del ‘ 300, quando nacque Petrarca, nella Basilica San Francesco ad Assisi nella “Cacciata dei Diavoli ad Arezzo”.
Nel corso della serata verranno mostrate le fotografie dello scheletro di Francesco Petrarca scattate durante degli studi effettuati nel 2006 per verificare lo stato di conservazione dei resti mortali del poeta. La ricerca, che ha visto al partecipazione dell’Università di Firenze per la parte paleogenetica, ha consentito di risolvere alcuni interrogativi legati alle ossa del Petrarca, ma al tempo stesso ha svelato un incredibile furto avvenuto ai danni dal poeta dopo la sua morte.