“Ecologia a scuola e nel territorio“, questo il titolo del progetto di educazione ambientale nato dal lavoro congiunto tra associazioni, istituti scolastici, cittadini e amministrazioni locali della Zona sociosanitaria aretina. Sin dalla sua attivazione, avvenuta nel 2011, l’iniziativa ha avuto come obiettivo quello di modificare i comportamenti dei cittadini, sensibilizzando e informando sulle buone pratiche quotidiane in relazione a tematiche ambientali.
“Il principio è che i problemi ambientali – spiega Barbara Bennati, assessore alle politiche scolastiche del Comune di Arezzo – possono essere limitati analizzando e modificando i comportamenti individuali e collettivi e responsabilizzando i cittadini di ogni età alla cura dei beni preziosi rappresentati da acqua, energia, aria, verde, ma anche storia e cultura locale”.
A questo proposito nascono i progetti interdisciplinari che si svolgono nelle scuole, ma che cercano di arrivare anche alle famiglie in un quadro di cittadinanza attiva. In questo ambito, il Comune di Arezzo svolge un’opera di supporto e di coordinamento attraverso il CEAA, il Centro di Educazione Alimentare e Ambientale, per una serie di progetti svolti poi da Legambiente con la collaborazione di WWF, Fabbrica del Sole, Territori in Movimento, FIAB.
“Sono tasselli di un percorso che vuole portare all’adesione al cosiddetto Patto dei Sindaci – prosegue Bennati – un insieme di enti locali che entro il 2020 si impegneranno a ridurre drasticamente le emissioni di anidride carbonica”.
Per questo anno scolastico è in programma il progetto della Regione Toscana dal titolo “Un patto per l’acqua”, incentrato sui temi dei cambiamenti climatici e della carenza della risorsa idrica, ritenuti prioritari e urgenti. Anche in questo caso il percorso è rivolto alle scuole e indirettamente alle famiglie per sensibilizzare sull’importanza e la necessità di modificare i comportamenti individuali. Indagini, approfondimenti, sopralluoghi, giochi di ruolo, confronti e dibattiti caratterizzeranno questo progetto rivolto alle scuole medie e alle classi quarta e quinta delle primarie.
Se l’educazione ambientale comincia nelle scuole
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