Nel 33esimo anno di servizio sacerdotale di don Vezio Soldani presso la parrocchia di Badia, viene data alle stampe una nuova pubblicazione su questa importante chiesa monumentale aretina: La chiesa della Badia in Arezzo: guida storico artistica, curata dagli storici dell’arte Andrea Andanti, Giuliano Centrodi e Michele Tocchi ed edita da Petruzzi (Città di Castello). Il volume (192 pagine, 131 foto a colori, progetto grafico di Alessandro Benci) è aperto da una breve introduzione storica; segue una raccolta di saggi redatti dai tre curatori al fine di illustrare lo svolgimento cronologico e stilistico delle principali espressioni figurative cui è stata protagonista l’ex chiesa abbaziale benedettina (L’architettura e La scultura di Andrea Andanti; La pittura: cinque secoli di committenza artistica di Michele Tocchi; Ori, argenti e metalli di Giuliano Centrodi).
La seconda parte del volume, supportata dalla planimetria dell’edificio con relativa legenda in numerazione progressiva, è invece dedicata al percorso di visita tra le numerose opere d’arte della chiesa, dal Crocefisso del senese Segna di Bonaventura al San Lorenzo di Bartolomeo della Gatta, dall’altar maggiore di Giorgio Vasari alla Finta Cupola del gesuita Andrea Pozzo, alle due tele della navata sinistra (Vergine in gloria coi santi Bartolomeo e Martino e San Benedetto e Santa Scolastica) qui per la prima volta attribuite al pittore cassinese Marco Mazzaroppi, senza trascurare la qualità architettonica dell’edificio e la ricca raccolta di reliquiari custoditi in Sacrestia. Il percorso è arricchito da otto schede di approfondimento redatte dai curatori con la collaborazione di Sara Soldani e Alessandro Valenti. Chiude l’opera un’appendice relativa alla storia e alla composizione demografica della parrocchia. Il progetto editoriale intende quindi proporsi sia come aggiornatissimo e rigoroso lavoro scientifico che come maneggevole strumento di visita destinato al turista e al fedele.
L’attenzione dei curatori si è particolarmente concentrata sulla dimensione monastica dell’edificio, che fu la principale fondazione benedettina cassinese di Arezzo, privilegiando quindi le manifestazioni artistiche qui verificatesi dal XIV secolo fino alla soppressione napoleonica del 1808-’10 . Si sono quindi indagate – con significative novità documentarie e attributive – le relazioni tra committenti, artisti e opere d’arte alla luce dei fitti scambi intercorsi tra la Badia aretina e gli altri monasteri aderenti alla Congregazione Cassinese di Santa Giustina, capeggiata da due fondamentali ‘poli’ di riferimento culturale: Padova (quindi Venezia) al nord, Montecassino (quindi Napoli e Roma) nel meridione. Il volume verrà presentato al pubblico mercoledi 9 ottobre alle 18 presso la chiesa di Badia. Interverranno monsignor Riccardo Fontana, Vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro; il parroco don Vezio Soldani; Francesco Solitario, docente di Estetica presso l’Università di Siena-Arezzo; Marco Ciampolini, docente di Storia dell’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara. Saranno presenti gli autori. L’evento, condotto da Marco Botti – vicedirettore del ‘’Settimanale di Arezzo’’- sarà allietato da brani musicali eseguiti per organo da Carla Cassai e da un welcome drink conclusivo.