TSD Tv Arezzo
  • Email
  • Facebook
  • Feedburner
  • Twitter
  • YouTube
  • Home
  • TSD Live
  • Notizie
  • Video
  • Programmi
    • Produzioni
    • Archivio produzioni
  • Blog
    • Oltre il visibile
    • Sinodo diocesano
    • Le radici dell’Est
    • Papa Francesco
    • Terra Santa
    • Visita Pastorale
  • Contatti
  • Chi siamo
  • Catechesi
    • Webinar sull’Avvento
    • Sabato 21 novembre 2020 – Formazione online per i catechisti
Search the site...
  • Home
  • Blog
  • Hollande in Medio Oriente: “Stop definitivo alle colonie israeliane”

Hollande in Medio Oriente: “Stop definitivo alle colonie israeliane”

18/11/2013 / Redazione / Blog, Notizie, Terra Santa
0

Una visita che si è concentrata su due temi caldi, che da un lato rafforzano l’amicizia con lo Stato ebraico e dall’altro pongono dei paletti ben precisi. Il presidente francese François Hollande, in visita ufficiale in Israele e in Palestina, ha annunciato che la Francia “non cederà mai sul programma nucleare iraniano”, dettando poi le quattro condizioni indispensabili per arrivare ad un accordo intermedio: mettere sotto controllo internazionale tutti gli impianti nucleari iraniani, sospendere l’arricchimento dell’uranio, ridurre gli stock esistenti e infine interrompere la costruzione della centrale di Arak. Dichiarazioni che rinsaldano l’alleanza con lo Stato ebraico e mettono in discussione i già complessi rapporti tra Parigi e Teheran. Il presidente francese è arrivato ieri in Israele per una visita di Stato di tre giorni, accolto dal premier Benjamin Netanyahu e dal presidente Shimon Peres. La ferma presa di posizione sul nucleare iraniano è valsa ad Hollande il pieno apprezzamento del primo ministro di Tel Aviv, che l’ha definito un “amico intimo”. “Ultimamente ci sono stati progressi innegabili, – ha riconosciuto il presidente francese – ma non è ancora abbastanza e per questo la Francia ha giocato questo ruolo nei negoziati. Le condizioni restano valide per tutti i protagonisti” ha detto Hollande in conferenza stampa.

L’idilio tra Parigi e Tel Aviv rischia di incrinarsi sull’altro tema caldo in agenda per la visita in Medio Oriente: l’espansione delle colonie israeliane nei Territori palestinesi. Ieri, a Gerusalemme, il Presidente francese ha dichiarato che si aspettava “gesti” da parte di Israele sulla questione degli insediamenti nei Territori Occupati, per contribuire al processo di pace. “Dei gesti da parte israeliana hanno cominciato ad essere prodotti: la liberazione dei prigionieri”, ma “altri sono attesi, tra cui soprattutto la colonizzazione”, ha detto in una conferenza stampa di fronte al presidente israeliano Shimon Peres.

Posizione ribadita oggi a Ramallah, in occasione dell’incontro con il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese Mahmoud Abbas, che in una successiva conferenza stampa ha sottolineato la necessità di trovare una soluzione al problema di un milione di rifugiati palestinesi, come punto cruciale per la risoluzione del conflitto. Come riporta il Jerusalem Post, il commento di Abbas arriva in risposta all’appello di Hollande affinchè i Palestinesi mostrino maggiore flessibilità sul tema dei rifugiati.

“Una vera pace, che metta fine all’occupazione iniziata nel 1967, e l’istituzione di uno Stato palestinese sovrano che abbia Gerusalemme Est come capitale, è la garanzia per la stabilità della regione”, ha dichiarato Abbas, che ha confermato di aver discusso con Hollande gli ultimi sviluppi riguardo i negoziati di pace con Israele. Abbas ha avvertito che la continua costruzione di insediamenti potrebbe minare il processo di pace: su questo tema ha lodato la posizione europea che dovrebbe spingere il governo israeliano a rivedere le sue politiche di espansione. “Chiediamo il boicottaggio dei prodotti delle colonie – ha specificato Abbas – non il boicottaggio di Israele”. Ferma la condanna degli assalti da parte dei coloni e la detenzione dei Palestinesi nelle carceri israeliane.

Hollande insieme al presidente dell'Anp Abbas

Hollande insieme al presidente dell’Anp Abbas

Abbas ha  comunque confermato l’impegno dell’Anp a proseguire i colloqui di pace fino alla scadenza dei nove mesi concordati con il Segretario di Stato Usa John Kerry. Abbas ha ringraziato inoltre la Francia per il suo supporto finanziario ai Palestinesi. Il presidente francese, che precedentemente aveva deposto una corona sulla tomba di Yasser Arafat, ha dichiarato: “Per il bene della pace, la Francia chiede l’interruzione totale e definitiva alla costruzione degli insediamenti che renderebbero più difficile il raggiungimento della soluzione dei due Stati.” Ha anche confermato il suo supporto ad uno Stato palestinese basato sui confini precedenti al 1967, con uno scambio di terre e Gerusalemme come capitale condivisa dei due Stati, sottolineando comunque il diritto di Israele alla sicurezza.

Nessun commento è arrivato da Netanyahu quando, poche ore dopo, ha accolto Hollande con un caloroso discorso alla Knesset, il parlamento israeliano. Un funzionario del governo ha commentato che le parole del presidente francese erano previste e rispecchiano la ben nota pozione dell’Europa e della Francia sulla questione degli insediamenti.

Durante la visita di Hollande, le due parti – quella francese e quella palestinese – hanno firmato cinque accordi che stabiliscono il sostegno della Francia su vari fronti, tra cui quelli dell’energia e dei trasporti, e la creazione di una scuola francese a Ramallah. Un altro accordo ha stabilito il finanziamento di 10 milioni di euro da parte di Parigi alle casse dell’Anp.

Hollande incontra i leader cristiani di Terra Santa

Hollande incontra i leader cristiani di Terra Santa

Nella visita istituzionale non è mancato l‘incontro con i leader religiosi cristiani (cattolici, protestanti ed ortodossi), che si è tenuto questa mattina a Gerusalemme, presso la chiesa di Sant’Anna dei Crociati, affidata alla comunità dei Padri Bianchi, nella Città Vecchia. Come riporta Christophe Lafontaine sul sito del Patriarcato Latino di Gerusalemme, il presidente francese ha inviato un “messaggio di pace, perché la pace presuppone che tutti i diritti siano rispettati, i diritti dei popoli palestinese ed israeliano” e ha ribadito che “Gerusalemme deve diventare la capitale di due Stati, se i negoziati avranno successo, e se si troverà un accordo di pace”. Hollande ha ricordato che Gerusalemme deve mantenere la sua identità, anche cristiana, e che l’accesso ai Luoghi Santi dovrebbe essere garantito ai fedeli. Il Patriarca Latino mons. Fouad Twal ha ringraziato il presidente per “la gentilezza di averci incontrato ed ascoltato”, precisando che “altri politici vengono a Gerusalemme, senza pensare alla presenza dei cristiani e dei leader religiosi che vi abitano”. Il Patriarca ha spiegato che “non sono i capi religiosi a non volere la pace, ma i politici non possono fare la pace senza i capi religiosi, senza la dimensione spirituale“.

Twal ha chiesto al Presidente della Repubblica francese di aiutare le istituzioni cristiane a sopravvivere in Terra Santa, e di far leva sulla “sua amicizia con Israele per la pace e la giustizia”. In conclusione, ha aggiunto che se la Francia investisse nel conflitto israelo-palestinese il 10 o il 5 % dello zelo attualmente impiegato per cambiare la situazione in Siria,  ci si potrebbe aspettare una soluzione duratura.

 

 

Semi di speranza

  • 17 gennaio 2021 – don Severino Bernardini, parroco di S. Agnese in Pescaiola

    15/01/2021
Nuovo Messale
Luoghi della Fede
Vis-à-Vis
Ludwig

Lectio divina

Lectio divina

RSS Da Toscana Oggi

  • Benedizione delle famiglie, a Prato il vescovo Nerbini ai preti: «non cancelliamo la tradizione, studiamo la possibilità di farla con modalità di emergenza» 21/01/2021
  • Settimana per l'unità dei cristiani, proseguono gli eventi in Toscana 21/01/2021

Chi siamo

Tsd (Telesandomenico) è la tv di Arezzo in onda sul canale 85 del digitale terrestre in tutta la Toscana.

Notizie, film ed eventi anche in streaming.

Protagonisti del palinsesto sono in particolare: le scuole, i gruppi linguistici stranieri, il terzo settore e gli sport “minori”.

Tsd trasmette in diretta le principali messe e celebrazioni della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, così come le udienze e i viaggi internazionali di Papa Francesco.

In riferimento all’art. 1, commi 125-129, della legge 4 agosto 2017, n. 124 e successive modificazioni,  nel 2019 Tsd ha ricevuto dal Ministero dello Sviluppo Economico contributi per un totale di 128.594,72 euro.

Link Consigliati


Contattaci

  • (+39) 0575-353991
  • info@tsdtv.it
  • Contact Us
    • Facebook
    • Twitter
    • YouTube
    • RSS
(c) 2018 TSD Comunicazioni