L’associazione aretina Rondine Cittadella della Pace ritrova il calore e l’accoglienza del Principato di Monaco in una serata di gala, realizzata ancora una volta grazie all’Accademia italiana della Cucina nel Principato di Monaco, presieduta da Donna Fernanda Casiraghi, per festeggiare il Natale insieme ai giovani dello Studentato Internazionale. Dopo la partecipazione di Rondine l’anno scorso al “Mese della Cultura e della Lingua Italiana” e la realizzazione dello spettacolo Dissonanze in Accordo con la cantante Noa, a Montecarlo tornano a incontrarsi tutte le culture e le religioni del mondo passando dalla Toscana, terra straordinaria dove si trova lo Studentato Internazionale di Rondine, che ospita giovani provenienti da luoghi di conflitto, che qui sperimentano la condivisione e il dialogo insieme al proprio nemico, fino a scoprire in lui la persona, un compagno e infine un amico.
La “Cena di Eccellenze Toscane: Rondine, mille sapori di pace” si è tenuta martedì 10 dicembre presso lo Zelo’s Restaurant Lounge Bar, alla presenza di ospiti di grande prestigio tra cui l’ambasciatore d’Italia Antonio Morabito, Madame Anne-Marie Boisbouvier, Consigliera del Gabinetto di S.A.S, il dottor Jean-Joseph Pastor, famoso cardiologo e vicepresidente della Consiglio di Amministrazione del Cardio Thoracic Centre. Inoltre, l’ambasciatore Marchese Aldo Pezzana Capranica Del Grillo, e Madame Salim.

Franco Vaccari
presidente dell’Associazione Rondine
Il presidente di Rondine Franco Vaccari ha tenuto a ringraziare l’ambasciatore Antonio Morabito, che ancora una volta ha accompagnato la rappresentanza di Rondine a Montecarlo, riconoscendone la sua eccellenza di fronte al prestigioso parterre monegasco. Vaccari ha inoltre sottolineando il forte legame ormai stabilito con il Principato: “Ringrazio questo luogo per il calore che ancora una volta ci ha dimostrato. A Montecarlo abbiamo incontrato dei veri amici che sanno vedere in questi giovani di successo, che hanno scelto di dire no alla guerra e impegnarsi per costruire la pace e il dialogo, la speranza del futuro.”
Tra i presenti alla serata, anche una rappresentanza dello Studentato: Maria dall’Armenia, Tony dalla Sierra Leone e Jessica dal Medio Oriente, che ha portato la sua testimonianza. “Rondine ci insegna che il bene che riceviamo è un bene comune e abbiamo il dovere di restituirlo agli altri. Noi siamo nati da genitori che ci insegnano l’odio verso il nemico, grazie a Rondine noi saremo genitori migliori, che insegnano ai loro figli l’amore e il perdono, ambasciatori di pace in tutto il mondo.”

Gezim e Sofija, i due violinisti
dello Studentato Internazionale di Rondine
Nel suo intervento Jessica ha poi voluto rendere omaggio a Nelson Mandela: “Le parole non servono oltre, il suo esempio e l’eredità che ci ha lasciato valgono più di mille parole, perciò non posso che lasciare la parola ai violini di Gezim e Sofija“, introducendo così i due giovani violinisti di Rondine, provenienti da due Paesi dei Balcani recentemente usciti dal conflitto, Kosovo e Serbia, che si sono esibiti insieme per la prima volta in un concerto, che si è chiuso con l’immancabile Inno alla gioia di Beethoven.