“È stata la voglia di rifarmi una vita a portarmi fin qui. Ho bisogno di recuperare la mia dignità, la mia autostima, ricostruire una relazione con la mia famiglia”. La toccante testimonianza di Camilla, ospite della comunità Ceis di Baciano, ha concluso la serata organizzata presso il Teatro di Capolona. Un talk show, trasmesso in diretta televisiva su TSD (canale 85, www.tsdtv.it), condotto da Andrea Fagioli, per raccontare la Visita pastorale che sta attraversando il Casentino e fare il punto sul futuro della vallata. Un futuro fatto di tante speranze, come quelle di Camilla e come quelle dei tanti giovani che qua vogliono costruire la loro famiglia.
Un comune unico? – Già, ma quale futuro per questa terra? Quali sono le prospettive, quali gli interventi possibili? Sono le domande rivolte da Andrea Fagioli agli ospiti presenti in sala: Ilario Maggini, sindaco di Subbiano, Tiziana Mazzuoli, vice sindaco di Capolona, don Giuliano Francioli, parroco di Capolona, Mirella Ricci, vice presidente della Provincia di Arezzo e Marco Randellini, in rappresentanza della Camera di Commercio.
Tra i temi caldi quello del Comune unico. Subbiano e Capolona sono pronte a questo importante passo? “Si tratta di due comunità con le proprie specificità – ha spiegato il primo cittadino subbianese -. A mio avviso i tempi non sono ancora maturi. I precedenti casi di unificazione dei comuni, ci dicono che il percorso non sempre è così lineare. Dobbiamo lasciare la voce ai cittadini”. Posizione con sfumature diverse, invece, da parte capolonese: “Ci sono già tante cose che uniscono i due comuni – ha detto la vice sindaco Mazzuoli -. Condividiamo l’Istituto comprensivo e la stazione ferroviaria. Io stessa vivo nel territorio comunale di Capolona, ma la mia parrocchia è a Subbiano. Sono tutte cose che naturalmente ci porteranno ad un’unificazione”.
Imprese e lavoro – In attesa del Comune unico, le aziende del territorio sono ancora in grado di creare posti di lavoro? Per rispondere alla domanda, viene proposta l’intervista a Rossano Soldini, storico imprenditore del territorio. “La nostra azienda ha scelto di non abbandonare questo territorio. Stiamo facendo dei grossi sacrifici, dovuti alla situazione generale di difficoltà del mercato”. Poi, la provocazione: “Vorremmo una maggiore responsabilizzazione delle maestranze, ogni giorno abbiamo il 10% di assenze in fabbrica”. Un’affermazione che anima ulteriormente il dibattito. “I lavoratori di Capolona e Subbiano – è la risposta di Mirella Ricci – hanno sempre dimostrato grande professionalità. Chi ha lavorato in aziende come la Soldini si è sempre sentito parte integrante di quella realtà”. “Non è facile definire quali siano le prospettive occupazionali per questo territorio – ha aggiunto Marco Randellini -. Occorrerebbe partire dal rilanciare la nostra manifattura, assieme al settore orafo. C’è poi il turismo, un settore su cui questa vallata può certamente scommettere”.
L’eredità della Visita – Una realtà ricca di storia e risorse che l’arcivescovo Fontana ha avuto modo di conoscere da vicino grazie alla Visita pastorale: “L’arrivo dell’Arcivescovo nelle nostre parrocchie è stato un modo per riscoprire cosa significa essere Chiesa. In particolare, nei diversi incontri si è respirata l’aria di una Chiesa nuova che si confronta con tutti”, ha spiegato don Francioli.