Schietto, diretto e con le idee ben chiare in testa. Così, Andrea Chiappini si è presentato alla stampa locale, affiancato dai vertici della dirigenza amaranto.
Con il quarto posto in classifica a dieci punti dalla capolista Pistoiese e un risultato in coppa da ribaltare, la strada per il tecnico romano sembra cominciare in salita. Chiappini sarà affiancato dallo staff dell’ex Mezzanotti, con la sola aggiunta del nuovo preparatore atletico Margheri.
Per quanto riguarda la filosofia di gioco, il nuovo allenatore dell’Arezzo preferisce lasciare da parte i moduli e dare spazio ai principi tattici riassunti perfettamente nelle sue prime indicazioni: “correre senza palla e coprire gli spazi. Un princpio di gioco che Chiappini vuole basare su una difesa a quattro, tre centrocampisti e un tridente offensivo che non dia troppi riferimenti.
Azzerate tutte le gerarchie, per la neo guida della panchina amaranto non conta la carta d’identità o il passato calcistico del singolo giocatore.
Il lavoro in campo negli allenamenti l’unica possibilità per conquistarsi una maglia da titolare.
Del gruppo il tecnico conosce Quadrini che ha già avuto a disposizione nella sua esperienza da vice a Grosseto e sul quale è disposto a investire, a patto di ricevere risposte sul campo.
Al termine della conferenza stampa è intervenuto anche il patron Ferretti che ha sottolineato come la scelta di Chiappini non sia stata casuale.
Le prime risposte arriveranno domenica al termine della partita contro la Pontevecchio.
Nessuna gerarchia e gioco offensivo. Ecco l’Arezzo di Chiappini
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