Sono trecento le persone che hanno ricevuto la lettera della Usl che le invita a vaccinarsi per proteggersi dal virus dell’epatite A. Si tratta dei familiari dei bambini che frequentano la scuola elementare “Arcobaleno” di Tegoleto. Il provvedimento cautelativo è stato deciso dopo la notifica giunta all’Unità Funzionale Igiene Pubblica e Nutrizione del Dipartimento della Prevenzione della Asl, di un caso di epatite A in un alunno della terza elementare di questa scuola. L’azienda sanitaria sottolinea che il bambino non ha acquisito l’infezione in ambito scolastico.
“La malattia – spiegano gli specialisti della Asl – è prevenibile con una vaccinazione. Visto l’utilizzo dei servizi igienici della scuola da parte dei bambini della scuola elementare e del centro “Aquilone”, riteniamo opportuno offrire a tutti i bambini potenzialmente esposti all’infezione l’effettuazione della vaccinazione antiepatite A, ovviamente a titolo gratuito.”
Le persone che hanno ricevuto la lettera, condivisa con il Direttore didattico della scuola e con il Comune di Civitella, sono state invitate a recarsi, secondo un preciso calendario, da oggi a giovedì 13 marzo a vaccinarsi presso l’ambulatorio vaccinazioni del Dipartimento della Prevenzione dell’Ospedale San Donato di Arezzo e alla Casa della salute di Badia al Pino.
“Si tratta – spiega la Asl nella lettera consegnata alle famiglie – di una malattia, abitualmente a decorso benigno, che si trasmette per via oro-fecale (per contatto con le mani o superfici contaminate da feci). In genere il contagio avviene per contatto diretto da persona a persona o attraverso il consumo di acqua o di alcuni cibi crudi (o non cotti a sufficienza), soprattutto molluschi, allevati in acque contaminate da scarichi fognari contenenti il virus”.
“L’epatite A – si legge ancora nella lettera – si manifesta con ittero, inappetenza, nausea, vomito, dolori addominali, feci chiare, urine scure, stanchezza, febbricola. Il periodo di incubazione va da 15 a 50 giorni (in media 28 giorni). Il virus viene eliminato con le feci dalla fine del periodo di incubazione alla prima settimana dalla comparsa dell’ittero.”
Negli ultimi mesi è stato registrato un aumento di casi di epatite A sia in Italia che in altri paesi europei. Per questo l’Azienda Sanitaria invita ad osservare alcune comuni norme igieniche: lavarsi le mani dopo aver usato il bagno e prima di mangiare, utilizzare asciugamani personali sia per le mani che per il bidet, preferire il consumo di cibi cotti.