“Occorre ripensare il ruolo della Regione una volta che, dal gennaio 2015, con le riforme costituzionali spariranno le Province”. Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi è intervenuto sulla legge Delrio, il cui testo è stato approvato ieri a Montecitorio. Lo ha fatto durante la visita della ventiduesima tappa del “Viaggio in Toscana” che lo ha portato in Casentino.
“Spero che il Parlamento ci consenta di riorganizzarci con i Comuni – ha affermato Rossi – fornendo alle Regioni un potere ordinativo sui livelli comunali e sulle autonomie locali che, al momento, non è previsto dalla riforma costituzionale proposta dal Governo”.
“Se dobbiamo ripensare ad un modo per riorganizzarci dopo l’abolizione delle Province – ha concluso il presidente della Regione Toscana – sono favorevole alla fusione tra i Comuni, pur mantendendo ciascuno la propria identità”.
Per quanto riguarda la vallata aretina, il messaggio che il governatore della Toscana ha voluto trasmettere è quello di una Regione vicina al Casentino, una convinzione che ha voluto concretizzare con l’impegno per il mantenimento dei servizi ferroviari, con gli investimenti effettuati sull’ospedale e con l’arrivo della banda larga per migliori collegamenti con la rete telematica mondiale. A breve, inoltre, grazie all’opportunità offerta dal nuovo settennato dei fondi comunitari, la Regione ha deciso di mettere a disposizione delle aziende più sane ed efficienti alcune decine di milioni di euro, affinchè possano continuare ad assumere e rivitalizzare l’economia.
“La Regione – ha affermato Rossi – ha cercato di sostenere questo sforzo attraverso la propria finanziaria e l’accesso al credito, mentre per la cassa integrazione, ferma al settembre scorso, proprio ieri la Regione ha sollecitato il Governo”.
“Qui il Progetto regionale Giovanisì ha funzionato – ha sottolineato il presidente della Regione – permettendo a molti di fare sperimentazione e trovare un primo lavoro. Nonostante la crisi, occorre guardare al futuro con fiducia perchè la Toscana ha reagito ed è in piedi”.
Al centro diurno Tangram di Rassina, che ospita 24 disabili tra i 18 e i 64 anni, è stato accolto dal dono di Sabrina, una delle ospiti. Sabrina ha fatto omaggio al presidente della Regione Toscana di un bellissimo quadro realizzato per lui in ricordo della visita e del calendario “Il Casentino n’do sto io. Itinerari colorati tra natura e storia”.
E’ cominciata così la ventiduesima tappa del “Viaggio in Toscana” del presidente della Regione, oggi interamente dedicata al Casentino. L’illustre ospite ha trovato l’ambiente molto familiare, con frequentatori e clima straordinari. Si è fatto accompagnare in vista alla struttura, che rimane aperta dalle 8 alle 18 con ambienti adatti ai lavori di gruppo e alla fine ha fatto i suoi complimenti a tutti, alle operatrici e agli ospiti.
A Ortignano ha visitato la Miniconf, l’azienda che occupa 220 dipendenti, all’80% donne, e che realizza abbigliamento per l’infanzia, accompagnato da Giuseppe Basagni, socio insieme al fratello Giovanni e al nipote Leonardo oltre a Loretta Mascetti. Gli hanno parlato di un fatturato che, nonostante la crisi, è in crescita dagli attuali 65 milioni di euro annui, mostrandogli le progettazioni e i modelli che stanno creando in questo momento e che saranno pronti per essere venduti nella primavera estate del prossimo anno.
Il presidente ha apprezzato l’adozione da parte dell’azienda del codice ertico di condotta, così come i controlli che effettua sulle condizioni di lavoro e sui prodotti che fa realizzare all’estero, in particolare in Cina e poi la flessibilità lavorativa concessa ai dipendenti a misura delle loro esigenze familiari, e infine i contributi che l’azienda ha fornito alla vicina scuola per avviare l’esperienza del tempo integrato.
Il presidente ha detto di essersi trovato di fronte ad una realtà che è riuscita a reagire alla crisi e che, grazie ad intelligenti e lungimiranti scelte dirigenziali, è avviata a proseguire in una meritata crescita economica ed occupazionale, uno degli esempi migliori della realtà produttiva casentinese.