Provengono dal Mali, dal Bangladesh, dall’Albania e da tanti altri paesi. In comune condividono il fatto di vivere da tanti anni ad Arezzo e di non poter scegliere il prossimo sindaco della Città.
Per questo hanno deciso di prendere carta e penna e scrivere ai propri concittadini: “Qui vivo, qui voto”. Un messaggio semplice, un principio riconosciuto a livello europeo (Convenzione di Strasburgo) ma mai completamente applicato in Italia. E all’insegna della voglia di democrazia e partecipazione, è partita una raccolta firme per chiedere il pieno riconoscimento dei diritti di voto ed eleggibilità alle elezioni locali per i cittadini stranieri regolarmente residenti in Italia.
L’iniziativa è organizzata dall’Associazione Culturale del Bangladesh di Arezzo che ha aderito al progetto “IPARTICIPATE – Immigrants Political Awareness Raising Through Instruments for CItizenship and Participation AcTivitiEs” promosso dall’ANCI Toscana.
In questi giorni, uno stand del progetto “Qui vivo, qui voto” sarà presente al mercato settimanale di Arezzo, in Via Giotto.
L’iniziativa avrà il suo culmine domenica 31 maggio, giorno delle elezioni amministrative, quando verrà data la possibilità a tutti i cittadini stranieri di esprimere un voto simbolico. Al termine della giornata sarà effettuato un vero e proprio “spoglio”, con tanto di scrutini e comunicazione dei risultati.
TSD seguirà da vicino l’iniziativa come media partner.