La concorrenza della cosiddetta somministrazione parallela, che contrappone pizzerie e ristoranti alle sagre, è stata protagonista dell’incontro tra una delegazione della Confcommercio e l’amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli e da Marcello Comanducci e Alberto Merelli, rispettivamente assessori alle attività produttive e alle finanze.
È stato il presidente dell’Associazione Pizzerie Aretine Renato Pancini a consegnare al primo cittadino di Arezzo un documento con alcune proposte per individuare le sagre “vere”. Menù concentrato intorno ad un solo prodotto tipico, maggiore collaborazione con le imprese locali e durata massima della manifestazione non superiore ai 4/5 giorni. Questi i punti principali della richiesta arrivata dopo la provocazione lanciata nei giorni scorsi dallo stesso Pancini, nella quale venivano chiesti sgravi fiscali per i locali nei tre mesi estivi, a causa della consistente riduzione di fatturato dovuta alla concorrenza delle numerose sagre presenti nel territorio.
Nel documento Confcommercio chiede poi delucidazioni in merito alla questione dei rifiuti.
“Le sagre mettono a segno migliaia di coperti – prosegue il presidente dei pizzaioli aretini – vorremmo sapere se pagano o meno lo smaltimento dei rifiuti e, se sì, con quali criteri”.
“Qualora poi i criteri e i coefficienti per il pagamento della tassa sui rifiuti applicati alle sagre fossero diversi da quelli applicati ai pubblici esercizi, chiediamo che siano previsti per la categoria forti sgravi in materia di TARI per il periodo estivo”, conclude Renato Pancini.