Da una parte l’idea per la realizzazione di un progetto, dall’altra la raccolta fondi per poterne sostenere l’attuazione.
Come fare per raggiungere l’intera copertura economica?
Proponete un percorso, ad esempio l’organizzazione di un evento, fissate una cifra da raggiungere e delle ricompense da assegnare a chi farà donazioni. Al termine della vostra campagna, se avrete centrato l’obiettivo, riceverete la somma raccolta per realizzare il planning. Se invece il traguardo non sarà raggiunto, i soldi verranno restituiti ai rispettivi donatori.
È questo l’abc del crowdfunding spiegato da Mecenup, prima piattaforma web della Toscana interamente dedicata alla formula del microfinanziamento dal basso, ideata e gestita da tre giovani aretini.
Come si legge nel loro sito “se è vero il proverbio a tutti i poeti manca un verso, Mecenup fornisce a tutti gli aedi di oggi e di domani la possibilità di completare la loro opera e di trovare i propri mecenati”.
“Un anno fa ci siamo trovati e abbiamo deciso di dar vita a questa associazione culturale, Mecenup, da cui poi si è sviluppata l’omonimo portale web“, spiega il project manager Daniele Chianucci.
“Volevamo creare una leva di sviluppo per il nostro territorio – sottolinea Chianucci -, infatti la nostra piattaforma è geolocalizzata in Toscana ed è l’unica attualmente presente“.
Una scelta coraggiosa quella del team di Mecenup che ha deciso di lanciarsi nel settore del fundraising, non ancora così diffuso a livello nazionale.
“In Italia il crowdfunding si trova in una forma ancora un po’ embrionale –
racconta Stefano Andreucci, communication manager di Mecenup – e anche se si sta sviluppando ci sono ancora dei problemi. Difficoltà legate al digital divide, al knowledge divide e alla paura che alcune persone hanno di fare una donazione on line“.
Nonostante le difficoltà, la formula scelta dallo staff aretino fa perno sugli aspetti vincenti di questa particolare tipologia di raccolta fondi, basata sull’importanza del concetto di community.
“La forza del crowdfunding – conclude Andreucci – sta nella capacità di creare partecipazione, condivisione del progetto e, allo stesso tempo, il promotore riesce a proporsi e ad aggiornare costantemente le persone che vengono coinvolte“.
Attualmente Mecenup sta sostenendo la campagna “A Tutto Cinema”, un percorso che prevede la realizzazione di un cortometraggio a cui lavoreranno i bambini di una classe del Convitto Nazionale di Arezzo insieme ai ragazzi con disabilità della piccola casa cinematografica aretina Poti Pictures.