E’ il calcio di rigore trasformato da Giorgio Capece al 19′ del 1T a regalare i primi tre punti tra le mura amiche agli amaranto. Una vittoria, quella ottenuta contro il Prato, che serviva anche per il morale, dopo il clamore mediatico suscitato dal caso Sperotto. Nonostante le assenze e i numerosi giocatori in condizioni fisiche precarie, Capuano è riuscito a battere una formazione che veniva da quattro risultati utili consecutivi.
Buona prestazione da parte dell’undici amaranto nei primi 25′ di gara, poi, nel secondo tempo il calo dovuto alla condizione fisica non ottimale.
“Nessuna squadra al mondo avrebbe retto il ciclone mediatico che si è abbattuto su questa città“, ha commentato il tecnico campano al termine della partita.
“Abbiamo fatto un’impresa – evidenzia Capuano -. Avevamo Baiocco, Carlini, Feola e Monaco ai quali era stata fatta un’infiltrazione per permettergli di scendere in campo. Cori aveva la febbre a 39.5 due ore prima della partita. E’ stata una gara di quantità, i miei giocatori sono stati stoici“.
Il nocchiero amaranto ha voluto dedicare la vittoria al presidente dell’U.S Arezzo Mauro Ferretti per il sostegno ricevuto durante la settimana e per averlo difeso dopo l’episodio dell’audio registrato nello spogliatoio.
Infine, Capuano ha lasciato i giornalisti delle emittenti televisive con una dichiarazione importante, probabilmente dettata dall’entusiasmo del momento:”Quando lascerò Arezzo, smetterò di allenare. Parola d’onore“.
Amareggiato l’allenatore dei biancoazzurri De Petrillo che, alla luce del secondo tempo giocato dal Prato, ha il rammarico di non aver agguantato il pareggio, considerando anche l’inferiorità numerica dopo l’espulsione di Grifoni nel primo tempo.
Nel prossimo turno l’Arezzo affronta la trasferta di Pontedera, con la speranza che, grazie al risultato di questa sera, possa cominciare un campionato più sereno per la formazione amaranto.
Le dichiarazione di Ezio Capuano al termine di Arezzo-Prato