Un autentico scrigno che conserva al suo interno alcuni dei pezzi più pregiati dei Della Robbia. Parliamo della Pieve di Galatrona, dedicata a san Giovanni Battista: immersa in un incantevole paesaggio toscano fra boschi e vigneti, nel comune di Bucine, la pieve sorge a poca distanza dalla millenaria torre di Galatrona, che è quanto resta di un antico castello, appartenente al Viscontado di Valdambra, su cui dominarono fino ai primi decenni del 1300 i conti Guidi.
A garantire l’apertura della chiesa è un gruppo di volontari dell’associazione “Amici del torrione”.
“Molte persone che venivano a visitare la torre rimanevano deluse perché trovavano la chiesa chiusa – spiega Rolando Telari, uno dei volontari coinvolti -. Per questo abbiamo deciso di organizzarci per garantire questo servizio. In tutto siamo una ventina. La chiesa è aperta ogni domenica dalle 16 alle 18. Per i gruppi è possibile anche prenotare la visita”.
E non mancano le richieste: “Siamo stati contattati da tutta la Provincia di Arezzo e anche da fuori”.
Tra le persone coinvolte, c’è anche chi è arrivato dalle Terre d’oltremanica: “Mi sono innamorata di questa campagna e ho deciso di venirci a vivere”, racconta Fleur Prend che da anni si è trasferita dall’Inghilterra a Bucine. “Sono contenta di poter contribuire all’apertura di questa chiesa. Nei mesi scorsi ho tenuto anche delle lezioni d’Inglese per gli altri volontari, così da facilitare la comunicazione con i turisti stranieri”.
Pezzi pregiati, le terracotte invetriate dei Della Robbia, commissionate dal pievano Leonardo Bonafede, per dieci anni rettore della pieve (dal 1518 al 1528) e diventato poi vescovo di Cortona.
Straordinario il fonte battesimale a forma esagonale, dove su ogni lato è raffigurata una scena della vita del Battista: dalla visita dell’Angelo a Zaccaria che gli annuncia la nascita del figlio, al battesimo di Gesù, fino alla decollazione voluta da Salomè.
Altre perle di terracotta, sono la statua di san Giovanni Battista e il ciborio dell’altare centrale. Quest’ultimo, a forma esagonale come il fonte battesimale. Sovrastato da una cupola e posto su una robusta base, assume un aspetto davvero imponente. Nei vari lati del ciborio sono raffigurati Gesù caricato della croce, Maria Maddalena e Giovanni, i santi Leonardo e Girolamo.