“No, in Casentino non ci sono solo Camaldoli e La Verna. C’è anche un terzo ‘polmone’ spirituale”. Padre Giuseppe e padre Giovanni Serrotti parlano con una punta di fierezza. D’altra parte, il Santuario di Santa Maria del Sasso a Bibbiena è casa loro.
“La Tradizione vuole che la storia di questo luogo abbia inizio nel 1347” spiega padre Giuseppe, superiore del Santuario.
Su un un masso, da cui si deve il nome del Santuario (“del Sasso”, appunto), una bambina di 7 anni, Caterina, vide una “bellissima donna bianco vestita”, che la esortò all’amore di Dio e alla purezza. La donna preannunciò alla bambina anche una terribile peste da cui Bibbiena rimase immune.
“E nel 1468 arrivarono i domenicani – sottolinea il superiore -. In quel momento c’erano solo poche povere strutture. Nel giro di 40 anni, sono riusciti a costruire la maggior parte delle strutture che oggi vediamo”.
Oggi nell’intero complesso, accanto al Santuario, sorgono il monastero femminile e il convento. Dal 1899 è stato dichiarato Monumento nazionale. Una realtà a cui la popolazione di Bibbiena è da sempre legata e alla quale, grazie a internet, si avvicinano anche persone provenienti da molto lontano.
“Riceviamo contatti da tutto il mondo – spiega padre Giovanni -, per chiedere ospitalità e conoscere le nostre attività”.
Tra i pezzi d’arte conservati all’interno del Santuario, l’affresco della Madonna del Sasso di Bicci di Lorenzo (1435 circa), una pregevole terracotta di Giovanni della Robbia, una Madonna con Bambino e santi di Fra’ Paolino da Pistoia e, nel coro, un’Assunzione.
Dall’alto valore devozionale è, invece, la statua lignea cinquecentesca collocata nella cripta e dedicata alla Madonna del Buio. La tradizione vuole che, dopo essere stata donata ai bibbienesi, la statua tornò miracolosamente al Santuario “senza voltare mai le spalle al Paese”.
“I tanti fedeli che arrivano al nostro santuario rimangono incantanti dalla grande tranquillità di questo luogo”, spiega padre Giovanni.
E in questi mesi c’è un motivo in più per visitare questo luogo dal così profondo valore spirituale. Ricorre, infatti, l’anniversario degli 800 anni dalla nascita dell’Ordine domenicano. In questa occasione, Papa Francesco ha concesso a tutti i pellegrini e i fedeli che raggiungeranno le chiese domenicane (in cui prestano servizio religiosi dell’Ordine domenicano) sparse nel mondo di chiedere e ottenere l’indulgenza planaria. Un vero e proprio Giubileo nel Giubileo.