È stata avvertita nitidamente su tutto il territorio aretino la scossa di terremoto che la scorsa notte ha colpito la provincia di Rieti. La scossa, di magnitudo 6, ha avuto come epicentro il paese di Accumoli ad una profondità di 4,2 chilometri. Il sisma è durato una ventina di secondi. Poi, si sono susseguite numerose scosse di assestamento.
Al momenti il bilancio è di oltre 70 morti, anche se si contano ancora decine di dispersi. Dalle prime ore di stamani la Toscana è impegnata per portare soccorso nelle zone che questa notte sono state colpite dal terremoto. È in partenza una colonna mobile della Protezione civile regionale che allestirà un campo capace di accogliere 250 persone. La colonna sarà accompagnata da un assessore regionale. Sono pronte anche le unità cinofile che saranno impiegate per le operazioni di scavo tra le macerie.
“Siamo in raccordo con la sala operativa della protezione civile nazionale – ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi – e con il coordinamento interforze delle Regioni. In questo momento la priorità, oltre alla collaborazione nella ricerca dei dispersi, è per noi soprattutto quella di soccorrere e assistere chi è rimasto senza tetto. A questo cerchiamo di rispondere con l’invio oggi stesso della prima colonna mobile”.
In una nota stampa, il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli esprime il proprio “cordoglio alle popolazioni del reatino colpite dal terremoto di questa notte, che ha distrutto interi paesi e provocato numerose perdite umane. La mia vicinanza va alle vittime, alle famiglie che hanno perso i propri cari e ai sindaci che si trovano ad affrontare una terribile situazione di emergenza. La città di Arezzo è a disposizione per qualsiasi forma di aiuto necessiti il territorio colpito dal sisma”.
“Per ora nessuna emergenza sangue” è quanto si legge in una nota del Centro Nazionale Sangue. A seguito delle numerose chiamate giunte al centro Trasfusionale di Arezzo di cittadini pronti a donare, l’Azienda sanitaria precisa che pur essendo scattata la procedura per le maxiemergenze dopo il sisma di questa notte, al momento non c’è necessità di sangue extraregione. Il Centro trasfusionale di Arezzo ricorda che la situazione è in evoluzione e che saranno le stesse autorità sanitarie a divulgare la richiesta di sangue nel caso ce ne fosse bisogno.
Anche Papa Francesco, durante l’udienza del mercoledì, ha ricordato le vittime del terremoto: “Dinanzi alla notizia del terremoto che ha colpito il centro Italia, devastando intere zone e lasciando morti e feriti – ha detto il Pontefice -, non posso non esprimere il mio grande dolore e la mia vicinanza a tutte le persone presenti nei luoghi colpiti dalle scosse, a tutte le persone che hanno perso i propri cari e a quelle che ancora si sentono scosse dalla paura e al terrore. Sentire il sindaco di Amatrice dire ‘il paese non c’è più’ e sapere che ci sono anche bambini tra i morti, mi commuove davvero tanto”.
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