Una piantagione di marijuana geneticamente modificata: è quella scoperta a Ripa dell’Olmo dal Nucleo operativo dei carabinieri di Arezzo. È scattato l’arresto per due uomini, un castiglionese di 47 anni e un 50enne aretino, trovati in possesso di oltre 16 chili di droga, di cui due già essiccati e pronti per la vendita al dettaglio sul mercato aretino.
L’operazione, portata avanti tra Arezzo e Castiglion Fiorentino, si è conclusa giovedì, con l’ausilio dei carabinieri di Cortona e dell’unità cinofila antidroga di Firenze. Dopo un lungo periodo di pedinamento e controllo, gli agenti hanno perquisito l’abitazione dei due, scoprendo una piantagione ben occultata, opera del 50enne aretino, giardiniere di professione. Tra le 98 piante in essiccazione, infatti, l’uomo aveva sperimentato la coltivazione di particolari varietà di marijuana, tipiche del Regno Unito, come la cosiddetta “blue cheese”, ottenuta dall’incrocio della “cheese” e della “blueberry”. Nella piantagione sono stati rinvenuti anche esemplari della “moby dick” – nota per l’elevata presenza di sostanza attiva, pari al 21% – e della “rossa calabrese”, tipica degli altipiani della Sila e che necessita di particolari condizioni microclimatiche per sviluppare il principio attivo.
La droga è stata sequestrata; l’attività di indagine è stata coordinata dal sostituto procuratore di Arezzo Laura Taddei.