All’indomani delle terribili scosse che hanno nuovamente colpito il Centro Italia, il territorio toscano ed aretino – uscito incolume dalla calamità – si è prontamente attivato per prestare soccorso alle popolazioni colpite. Coordinati dalla Protezione Civile, sono partiti i primi equipaggi: 9 i Vigili del Fuoco che compongono la colonna mobile che domenica ha lasciato Arezzo per raggiungere l’Umbria; a livello regionale sono circa 40 le unità inviate, che si sommano a quelle partite la scorsa settimana; stanno già rientrando, invece, gli operatori del team Usar, specializzato nella ricerca di persone sotto le macerie. I pompieri toscani sono stati destinati a Preci, in provincia di Perugia, dove sono intervenuti per la messa in sicurezza degli edifici lungo le strade, per favorire il ripristino della viabilità e l’intervento dei soccorsi, anche attraverso la rimozione di macerie; ai Vigili del Fuoco, inoltre, spetta il compito di recuperare i beni delle persone evacuate. Sono in partenza anche le forze della Croce Rossa aretina: due autocarri con autogru, per un totale di 4 operatori, viaggiano in direzione Porto Sant’Elpidio, nelle Marche: qui verrà allestita una postazione socio-assistenziale con funzione di ambulatorio, dove i volontari della Croce Rossa opereranno finché non saranno ripristinati i servizi sanitari del territorio.
Anche la Misericordia provinciale aretina ha risposto immediatamente alla richiesta della Protezione civile: entro un’ora dal sisma sono partiti tre pick up – da Arezzo, Subbiano e Chitignano – con sette volontari. La destinazione è stata Camerino, piccolo comune nel Maceratese, il cui centro storico è stato raso al suolo dalle recenti scosse. Qui gli operatori sono stati incaricati, in particolare, di verificare le condizioni della popolazione civile nei numerosissimi casolari isolati che circondano il borgo e di prestare loro la necessaria assistenza: molte persone, infatti, non intendono lasciare la propria abitazione, nel timore di non potervi fare ritorno per molto tempo. Gli operatori aretini hanno portato l’acqua potabile, e nelle ultime ore è iniziata anche la distribuzione di medicinali. Ad accompagnare i confratelli della nostra provincia è un operatore della Coc, la Centrale operativa comunale di Camerino, a cui fanno riferimento tutti gli equipaggi presenti sul terreno. I residenti evacuati sono stati ospitati in un campo di accoglienza da 1500 posti, gestito dalla Croce Rossa. Ai volontari della Misericordia è inoltre affidato il compito di compiere una sommaria valutazione delle condizioni degli edifici, e in caso di necessità, di richiedere l’intervento dei Vigili del Fuoco. I volontari hanno un mandato di 72 ore di autonomia, che scade martedì sera: molto probabilmente la missione sarà prolungata, con un turn over di operatori aretini. A livello regionale sono 45 i volontari di 19 Misericordie toscane in azione nelle zone della nuova emergenza, ed altre decine sono in allerta per un’eventuale partecipazione alla colonna mobile della protezione civile regionale.
La Caritas diocesana di Arezzo-Cortona-Sansepolcro è in costante contatto con i vertici regionali e nazionali per coordinare gli interventi a medio e lungo raggio di accompagnamento alla popolazione. Anche gli aretini si sono mossi per prestare aiuto alle vittime del sisma: alcuni cittadini del Cortonese hanno dato la propria disponibilità per sostenere la Caritas parrocchiale di Magione, nel Perugino, che ha accolto 300 persone.