Può una mostra fotografica raccontare la povertà nei luoghi abbandonati di Arezzo? Ci prova Massimo Soletti, con il percorso espositivo Vite sparse, da lui ideato e realizzato con il convinto supporto della Caritas diocesana e della Fraternità Federico Bindi onlus e il patrocinio del Comune di Arezzo.
Una mostra fotografica che in quaranta scatti percorre ogni angolo del territorio comunale per individuare e documentare luoghi abbandonati o degradati, diventati oggi luoghi in cui si consumano situazioni difficili, di emarginazione e disagio.
Non voyeurismo, quello di Soletti, ma testimonianza di un impegno personale, maturato in una lunga esperienza nel mondo del volontariato che gli ha permesso di conoscere e di stare a contatto diretto con due aspetti della povertà: quella assoluta di chi vive ai margini e non ha una fissa dimora e quella momentanea, transitoria – spesso improvvisa e non per questo meno drammatica – di chi si ritrova senza lavoro, non riuscendo più a mantenere se stesso e la propria famiglia nei bisogni primari.
La mostra sarà visitabile dal 15 al 29 novembre (con orario 9-13 / 15-19) in un altro luogo simbolo di Arezzo: l’ex Bastanzetti, in via Leone Leoni, oggi recuperata e tornata ad essere un luogo di aggregazione sociale grazie alla nuova destinazione come Casa delle Energie.
Qui, in occasione della mostra, il 22 novembre alle 17.30 si terrà l’incontro/dibattito Oltre alla povertà, in cui politici e operatori nel sociale svilupperanno alcune questioni legate alla povertà e all’emergenza abitativa. Inoltre domenica 27 novembre alle 18, sempre alla Casa dell’Energia, è in calendario un concerto con le musiche orientali del gruppo Hurria Arabic Ensemble.
Grazie alla collaborazione con l’Ufficio scuola diocesano, sono già in programma visite di studenti con l’obiettivo di far crescere tra i più giovani un’attenzione e una sensibilità verso i temi dell’emergenza sociale.