“C’era una volta una principessa, chiusa in una torre: attendeva che il Principe Azzurro giungesse a salvarla”. Fermi tutti: e se per una volta la favola cambiasse?
C’erano una volta Rita Levi Montalcini, Frida Kahlo, Elisabetta I d’Inghilterra, le sorelle Brontë, Margherita Hack e molte altre: non principesse, ma donne intelligenti, moderne, propositive. Ribelli. Sono loro le protagoniste della raccolta Goodnight stories for rebel girls, da poco tradotta in italiano nella versione di Mondadori Storie della buonanotte per bambine ribelli.
Il libro raccoglie le storie di cento donne straordinarie del passato e del presente, illustrate da altrettante artiste di tutto il mondo. Si parte da Ipazia, matematica e astronoma ante litteram nella Grecia antica, per arrivare all’ex first lady Michelle Obama: in mezzo ci sono studiose, artiste, atlete e regine.
A firmare il progetto sono due italiane expat in California, Elena Favilli e Francesca Cavallo. Saranno proprio loro, martedì 14 marzo alle 17, a presentare il volume al pubblico aretino, nella sede della Cooperativa sociale Koinè, in viale Duccio di Buoninsegna 8, ad Arezzo.
La raccolta ha fatto storia ancora prima di andare alle stampe: per realizzarla, infatti, le autrici hanno lanciato una campagna di raccolta fondi su Kickstarter, che in un mese ha raggiunto la cifra record di 675.614 dollari. Superando di gran lunga i 40mila dollari fissati come obiettivo iniziale, Goodnight stories for rebel girls è diventato ben presto il libro più finanziato attraverso il crowdfunding. Anche la versione italiana, nelle librerie da pochi giorni, sta già macinando migliaia di vendite.
Un inaspettato successo motivato dal cambio di prospettiva alla base del progetto: le protagoniste delle fiabe non sono più frutto di invenzione, modellate su stereotipi nati secoli fa. Sono donne in carne ed ossa, che grazie alle loro doti sono diventate fonte di ispirazione.
Non solo per le bambine: il libro, infatti, è destinato anche ai maschietti, perché fin dai primi anni imparino a riconoscere le qualità delle ragazze e gli obiettivi che possono raggiungere. Anche da sole.
Le stesse autrici sono diventate le protagoniste di un progetto innovativo: Elena e Francesca, rispettivamente giornalista e regista teatrale, nel 2010 hanno fondato la start-up Timbuktu Labs e poco dopo Timbuktu Magazine, il primo giornale per bambini su iPad. Da allora hanno creato dodici app, sei libri cartacei – in inglese, francese e italiano – e un kit per organizzare spazi adeguati al gioco.