Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta».
Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere.
(Giovanni 14, 8-10)
Dev’essere stata una coltellata al cuore per Gesù questo rilievo di Filippo, che testimonia la sua fretta, voglia di facili soluzioni.
C’è da immaginarsi un Gesù che risponde deluso, forse pure un po’ irritato, di fronte a tale atteggiamento, per giunta da parte di uno dei primi discepoli.
Buona Notizia per tutti noi, però, la sua accoglienza dei nostri limiti umani e il contenuto della sua risposta: Egli è davvero, per la comunione che sussiste fra Padre e Figlio, immagine in pienezza del vero volto di Dio sulla Terra, un volto di grande amore, la porta che conduce al Padre.