“Accogliamo cittadine straniere richiedenti protezione internazionale dal marzo 2015 e nella nostra esperienza abbiamo incontrato numerosi casi di matrimoni forzati, donne obbligate a prostituirsi o vittime di tratta”. A parlare è Gloria Gilardoni, dell’Associazione Pronto Donna, centro antiviolenza della provincia di Arezzo. “Ci siamo inserite nel raggruppamento 100fiori – spiega l’operatrice – per ciò che riguarda la gestione della cosiddetta emergenza-profughe, in
quanto portatrici di una specificità di genere”. “All’interno di Pronto Donna – prosegue Gilardoni – si è infatti aperta una riflessione sulla migrazione femminile, che ci ha portato ad individuare le migranti come portatrici di una doppia vulnerabilità: sono persone costrette ad abbandonare il proprio Paese di origine, ma soprattutto donne, troppo spesso vittime della violenza di genere”.
Attualmente sono nove le migranti ospiti del centro antiviolenza aretino, tutte di origini nigeriane e di età compresa tra i 19 e i 25 anni.
“Le donne – evidenzia la referente di Pronto Donna – si fanno anche portatrici di vita: lo scorso 12 febbraio è nato un bambino all’interno della nostra accoglienza”.
Sarà proprio la realtà che dal 1989 aiuta e sostiene le donne in difficoltà ad essere al centro della nuova puntata di Un paese per tutti, in onda giovedì 18 maggio, alle 20, su TSD. Un’ulteriore tappa del nuovo format dell’emittente di piazza San Domenico, che prosegue il proprio viaggio alla ricerca di storie di inclusione e solidarietà.
All’interno dell’appuntamento spazio anche al servizio di consulenza legale offerto da Arci Arezzo per i richiedenti asilo. “Il nostro obiettivo – sottolinea la presidente Elisa Viti – è quello di aiutare i migranti a raccontare la loro storia di fronte alla Commissione territoriale, che decide se riconoscere loro lo status di rifugiati”.
Per seguire Un paese per tutti è possibile sintonizzarsi sul canale 85 del digitale terrestre o collegarsi in streaming all’indirizzo www.tsdtv.it/live.