Anche Confesercenti si schiera contro l’eliminazione del parcheggio dall’area ex Cadorna: dopo la presa di posizione di Confcommercio – la cui presidente Anna Lapini ha sottolineato il rischio di un progressivo abbandono del centro storico – anche l’altra associazione di categoria dei commercianti aretini critica il progetto dell’amministrazione comunale, presentato alcuni giorni fa dal sindaco Ghinelli. Ieri pomeriggio si è riunito il direttivo di Confesercenti per confrontarsi sulla questione, “che ha messo in allerta gli operatori”.
“Anche in passato sono state avanzate progetti di ristrutturazione dell’ex Cadorna, con ipotesi di ampliamento del verde pubblico – ricorda il presidente Mario Landini, – ma alla fine si è sempre riconosciuto a quell’area una vocazione principale a parcheggio, ipotizzando addirittura – in caso di eliminazione della sosta a raso – la costruzione di uno spazio interrato più ampio”.
Confesercenti lamenta che il dibattito pubblico si sia concentrato sul futuro del murales di Icastica – che nel piano della giunta Ghinelli andrebbe perso con l’abbattimento del muro perimetrale -, lasciando in secondo piano il problema “ancora più importante” della perdita di circa seicento posti auto, tra quelli del parcheggio Cadorna e quelli nell’area adiacente alla Misericordia. “A ridosso del centro storico, rappresenterebbe una barriera all’accesso dei consumatori verso i negozi”, sottolinea l’associazione di categoria, che si dice scettica verso l’alternativa presentata dal sindaco, ovvero il rilancio del parcheggio Baldaccio, recentemente tornato in mano al Comune di Arezzo tramite Atam. Una struttura che”non ha risolto nessun problema, tanto meno quello di offrire un’ampia area di sosta all’ingresso ovest della città, per chi arriva dall’autostrada”. Questo, ricorda il direttore Mario Checcaglini, “nonostante la scelta di costi bassi di sosta e i tentativi di realizzare un collegamento rapito e gratuito con una navetta”.
“Se il Baldaccio non ha funzionato ieri – spiegano i dirigenti – non si comprende perché dovrebbe funzionare oggi. Per di più le attività economiche sono oggi molto più fragili rispetto al passato, incapaci di sopportare traumi per la riorganizzazione della sosta”.
Come già chiesto da Confcommercio, anche la realtà di via Fiorentina parla della necessità di un “incontro urgente” con l’amministrazione comunale, per scongiurare il rischio della perdita del parcheggio.