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Casa delle Culture, “No alla chiusura”. La lettera aperta di Oxfam e delle associazioni aretine a Comune e cittadinanza

07/02/2018 / Redazione / Notizie

Una lettera aperta al Comune di Arezzo e alla cittadinanza, per dire “no” alla chiusura della Casa delle Culture: è stata diffusa oggi da Oxfam e dalle sedici associazioni aretine che compongono il tavolo di coordinamento che da anni gestisce la struttura di piazza Fanfani.

La presa di posizione arriva dopo le dichiarazioni dell’amministrazione comunale di Arezzo, che ha espresso  la volontà di cambiare la destinazione della struttura alla scadenza dell’attuale bando di gestione.

“Se attuata, questa scelta causerebbe una grave perdita per la nostra città – scrivono le associazioni firmatarie della lettera. – Per questo invitiamo l’amministrazione a compiere un’ulteriore e approfondita riflessione“.

“La Casa delle Culture di Arezzo ha costi semplici e trasparenti, che attengono alla sola erogazione dei servizi offerti – sottolinea il direttore dei programmi in Italia di Oxfam, Alessandro Bechini. –Servizi che hanno permesso di alleggerire il numero di richieste presso gli uffici del Comune, della Questura e della Prefettura, offrendo una maggiore fluidità e qualità nell’accesso dei cittadini. Sono numerosi gli uffici dell’amministrazione comunale, enti, istituti scolastici e docenti che hanno richiesto e ricevuto supporto e consulenza dalla Casa delle Culture, dimostrando che il progetto è stato riconosciuto nel tempo come un essenziale valore aggiunto per il territorio aretino”.

Dalla sua apertura, cinque anni fa, la Casa delle Culture ha dato risposta alle richieste  di circa 40mila cittadini italiani e stranieri in difficoltà tramite il proprio sportello di front office. Tra i principali servizi offerti, corsi di italiano per stranieri, sostegno per il rinnovo dei documenti di soggiorno, orientamento ai servizi in ambito socio- sanitario, educativo, normativo, extra scolastico,  supporto per l’inserimento lavorativo.

Oltre 35 mila, inoltre, gli accessi per la partecipazione alle diverse attività realizzate con il contributo delle associazioni aretine: corsi di italiano, doposcuola e laboratori didattici per bambini, corsi di informatica, attività musicali e teatrali.

Il 4 novembre 2015, alla presenza dell’assessore del Comune di Arezzo Barbara Magi, Oxfam ha inaugurato, con fondi propri, una sala di lettura intitolata al premio Nobel per la Pace Malala Yousafzai, che ospita circa 15 mila volumi di saggistica, letteratura per ragazzi, testi per l’insegnamento dell’italiano come seconda lingua e testi nelle lingue di origine (arabo, albanese, punjiaby).  Con 4mila accessi annuali, la biblioteca plurilinguistica è divenuta un punto di riferimento per l’approfondimento delle principali questioni del nostro tempo.

Quella stessa sala, nel 2016, ha fatto da cornice alla trasmissione di TSD Le mille e una storia, che – grazie alla preziosa collaborazione di Oxfam Italia – ha permesso ai telespettatori di scoprire le culture del mondo attraverso le storie dei loro rappresentanti, oggi parte attiva della comunità aretina.

A firmare la lettera aperta, oltre ad Oxfam, sono Arci e Arci Solidarietà, il Centro per l’Unesco di Arezzo, l’associazione culturale Interno 12, il gruppo di lettura “Gli instabili”, Liberamente A.P.S., Donne Insieme, l’associazione Camminando S’apre Cammino, l’Orchestra Multietnica di Arezzo, l’associazione Nausika, Pratika, Progetto 5, Legambiente, Segni Concreti, No Mad e la sezione aretina di Soci Coop.Fi.

 

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