E’ stata ufficializzata la sospensione delle attività didattiche in via prudenziale in tutta Italia da domani fino al 15 marzo.
La Regione Toscana inoltre indica alcune linee da seguire per proteggere se stessi e la collettività: in caso di febbre, raffreddore o altri sintomi influenzali, stare a casa e chiamare il proprio medico curante o il pediatra di famiglia; Medici e pediatri devono essere reperibili telefonicamente 7 giorni su 7, dalle 8 alle 20. Evitare luoghi affollati, se possibile, e mantenere almeno un metro di distanza dalle altre persone.
Si ricordano inoltre le disposizioni della Conferenza episcopale toscana: tenere vuote le acquasantiere; omettere il gesto dello scambio della pace nelle celebrazioni liturgiche; distribuire la Santa Comunione esclusivamente sulla mano; prendere precauzioni durante le Confessioni auricolari e in contesti di contatti personali. I sacerdoti spieghino ai fedeli che si tratta di doverose misure precauzionali, da attuare per il bene della società. Non si ritiene al momento di dover prendere altri provvedimenti che possano limitare la vita pastorale, raccomandando di seguire al riguardo quanto disposto dalle Autorità civili per la vita sociale in genere. Queste disposizioni valgono fino a nuova comunicazione. I Vescovi esprimono la loro vicinanza a quanti, malati e persone loro prossime, soffrono a causa dell’epidemia, come pure a quanti sono impegnati a contrastarla sul piano sanitario o a prendere decisioni per affrontare la situazione nella vita sociale. Invitano tutti alla preghiera per invocare dalla misericordia divina il conforto del cuore e la liberazione dal male.