Nonostante le difficoltà dovute alla pandemia e alle stringenti norme sanitarie da rispettare anche quest’anno si svolgerà il consueto convegno che inaugura l’anno pastorale, in modo da non privare la Chiesa aretina-cortonese-biturgense di un evento di fruttuosa programmazione. Il programma prevede tre pomeriggi consecutivi di preghiera e lavoro a partire da martedì 15, fino a giovedì 18 settembre in Cattedrale e in spazi limitrofi (Salone di San Donato, Curia, Seminario, ecc…) adatti per lo svolgimento dei lavori di gruppo. L’iniziativa sarà intonata alla sobrietà di questo tempo complesso, ma anche alle necessità di decisioni da prendere insieme. «Sarebbe molto auspicabile – spiega l’arcivescovo Riccardo Fontana – che ogni parrocchia e unità pastorale siano rappresentate in convegno, quasi a continuare lo stile sinodale che già tanti frutti ha portato. Comprensibili ragioni organizzative rendono indispensabile far conoscere alla segreteria della diocesi chi verrà a rappresentare ogni singola parrocchia o unità pastorale, dando i nominativi e relative email di riferimento».
Per distanziare i posti come necessario, è stato pensato che sia utile iniziare e concludere il convegno in Cattedrale. L’appuntamento è per le 17.30 con la recita dei vespri. Alle 18 iniziano i lavori, alle 19 i gruppi di studio, alle 20 c’è un’apericena nel giardino dell’Episcopio e alle 21 si torna in Cattedrale per una tavola rotonda. Il primo giorno il monaco camaldolese dom Matteo Ferrari presenta la nuova edizione del Messale romano. Il giorno seguente don Dario Vitali, teologo della Pontificia università Gregoriana introduce il tema della «Spiritualità diocesana». L’ultimo giorno, l’Arcivescovo presenta la sua nuova lettera pastorale intitolata «Concittadini dei santi, Familiari di Dio».