La figura del padre ha conosciuto una crisi? In epoche precedenti il padre aveva una identità chiara, spesso data dal legame tra famiglia e lavoro. Il ruolo paterno era il modello cui si rifacevano anche le altre autorità. Tale modello non mancava però di limiti e di possibili deformazioni, anche autoritarie. Oggi per lo più il problema è opposto, una eterna adolescenza che si estende a età anagrafiche piuttosto avanzate.
“Mappe” propone un percorso sintetico ma non superficiale su come la figura del padre sia stata vista in epoche diverse, a partire dal mondo antico. Se non vogliamo ridurci a slogan semplificatori, a nostalgie banali o a rese rassegnate occorre farsi un’idea della complessità della relazione paterna.
Partiremo dallo stesso significato del termine da un punto di vista linguistico (“proteggere”) e da come veniva intesa la figura del padre in antico. Bachofen e Freud si sono occupati dal passaggio dalla società matriarcale a quella patriarcale. Fromm ha identificato i diversi ruoli materno e paterno. Il femminismo ha portato numerose critiche alla visione tradizionale. Le scoperte biologiche hanno portato con sé importanti risvolti sociali. I grandi scrittori e filosofi greci hanno affrontato la figura del padre sia nelle opere teatrali che in quelle filosofiche. Le tappe della crescita, la necessità che il padre controlli i propri sentimenti verso i figli, il fenomeno dei bambini abbandonati, le figure di Socrate, Platone e Aristotele ci aiuteranno a comprendere meglio la profondità e le numerose interazioni della figura del padre nei rapporti interpersonali, familiari, religiosi e politici.
In questa occasione più che mai invitiamo i nostri amici spettatori a dire la loro sul blog di Mappe. Come vedete il ruolo del padre?
Mappe proseguirà la riflessione con ulteriori puntate.