Il 2011 ha fatto registrare un triste record relativo alle persone fuggite dal proprio paese: il numero di persone diventate rifugiate lo scorso anno è stato infatti il più alto dal 2000. È quanto emerge dal rapporto annuale pubblicato dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR).
Nella pubblicazione 2011 Global Trends l’UNHCR presenta informazioni e dati dettagliati sulla portata delle migrazioni forzate provocate da una serie di gravi crisi umanitarie, cominciate alla fine del 2010 in Costa d’Avorio e seguite da altre in Libia, Somalia, Sudan e altri paesi. Complessivamente 4,3 milioni di persone sono state costrette ad abbandonare le proprie aree d’origine, 800.000 delle quali attraversando il confine dei propri stati e diventando rifugiati.
L’Italia, con 58mila rifugiati, presenta cifre contenute rispetto ad altri paesi dell’Unione Europea, in termini assoluti e relativi. In Francia, Paesi Bassi e Regno Unito i rifugiati sono tra i 3 e i 4 ogni 1.000 abitanti, in Germania oltre 7, in Svezia oltre 9, mentre in Italia meno di 1 ogni 1.000 abitanti. Per quanto riguarda le domande di asilo, nel 2011 sono state presentate poco più di 34mila domande. Un incremento, rispetto agli anni precedenti, determinato dagli effetti della Primavera araba e della guerra in Libia.
Dalla Nigeria all’Aretino in fuga dalla violenze. Servizio di Lorenzo Canali