In Toscana gli immigrati regolari sono il 10% della popolazione e lo scorso anno sono aumentati passando da 396mila a 398mila, ma la crisi ne sta limitando la crescita. E’ la fotografia che emerge dal Dossier statistico 2012 sull’immigrazione della Caritas presentato oggi nella sede della Provincia di Firenze.
Secondo Francesco Paletti, che ha curato il dossier toscano, quello del 2011 “è uno degli aumenti più lievi degli ultimi anni e oggi molti stranieri vengono in Italia e in Toscana non solo per lavorare ma anche per ricongiungersi ai loro familiari che da tempo vivono nel nostro paese. Altro fenomeno registrato è che ormai molti dei nuovi immigrati non provengono da paesi stranieri ma sono bambini nati in Toscana”.
A livello occupazionale, gli immigrati assicurati all’Inail sono aumentati di circa il 20% rispetto all’anno precedente, con punte del 33% a Prato, e “ci sono nicchie occupazionali che sono particolarmente attrattive per gli immigrati come l’edilizia o l’assistenza domiciliare”.
I paesi di origine più rappresentanti per i lavoratori nati all’estero e occupati in Toscana sono la Romania (50.621), la Cina (38.809), l’Albania (34.394) e il Marocco (13.975). La comunità cinese, in particolare, è aumentata del 43% rispetto all’anno precedente. Lo scorso anno secondo i dati di Bankitalia sono stati inviati nei paesi stranieri (specie in Cina con il 47%), rimesse per 694 milioni di euro, in crescita rispetto ai 601 milioni del 2010.
Per approfondire:
Da Toscana Oggi, Dossier Caritas: l’Italia è sempre più un paese di immigrati
Servizio di Luca Primavera