
“Un progetto dall’enorme significato storico poiché coincide con quello della costruzione di una nuova nazione”.
È la Giornata mondiale della gioventù nelle parole del ministro Gilbert Carvalho, della segreteria della presidenza della Repubblica del Brasile, che oggi ha portato il saluto del Governo del Paese ai 200 delegati della pastorale giovanile di 75 Paesi del mondo e di 40 movimenti ecclesiali riuniti a Rio per l’incontro preparatorio della Gmg di luglio 2013.“La Giornata – ha dichiarato il ministro – vede una forte collaborazione tra Chiesa e Istituzioni e travalica il suo significato religioso, rivolgendosi non solo alla gioventù cattolica, e si colloca nella prospettiva della costruzione di una nuova società al servizio della comunità e contro le piaghe della droga, della violenza, del sessismo, aspetti negativi ben presenti in Brasile, dove ogni mese 600 giovani perdono la vita per questi motivi”.
È la Giornata mondiale della gioventù nelle parole del ministro Gilbert Carvalho, della segreteria della presidenza della Repubblica del Brasile, che oggi ha portato il saluto del Governo del Paese ai 200 delegati della pastorale giovanile di 75 Paesi del mondo e di 40 movimenti ecclesiali riuniti a Rio per l’incontro preparatorio della Gmg di luglio 2013.“La Giornata – ha dichiarato il ministro – vede una forte collaborazione tra Chiesa e Istituzioni e travalica il suo significato religioso, rivolgendosi non solo alla gioventù cattolica, e si colloca nella prospettiva della costruzione di una nuova società al servizio della comunità e contro le piaghe della droga, della violenza, del sessismo, aspetti negativi ben presenti in Brasile, dove ogni mese 600 giovani perdono la vita per questi motivi”.
Il ministro ha rimarcato che “gli indici della violenza e della criminalità si stanno riducendo anche se in alcune aree cresce in modo allarmante la violenza contro la gioventù nero-discendente”. Si tratta, dunque, di lavorare “per una nuova società e per una nuova speranza”. “Accogliamo la Gmg come un forte contributo a questa opera”, ha concluso il ministro, che ha ribadito “l’apprezzamento dello Stato per l’impegno sociale della Chiesa”.