Da Agensir
TERRA SANTA: “RADICI DI PACE”, VIGNETI AL POSTO DEI CAMPI MINATI
Ripulire i Territori palestinesi dalle mine e piantare al loro posto delle viti. È quanto si propone l’organizzazione “Roots of peace” (radici di pace), fondata da Heidi Kuhn, che ieri ha incontrato il vescovo ausiliare di Gerusalemme, mons. William Shomali, il quale ha salutato con soddisfazione l’iniziativa, definita “un gesto di pace”.
“Demine-Replant-Rebuild” (sminare, ripiantare e ricostruire) è lo slogan dell’organizzazione che si pone, tra gli obiettivi, non solo di sminare le regioni minate della Terra Santa (Golan, lungo il fiume Giordano, Betlemme e Houssan) ma anche, piantando vigneti, di rilanciare l’economia locale. Si stima che sotto queste aree ci siano ancora 1,5 milioni di mine che di fatto impediscono l’accesso a più di 50 mila ettari di superficie produttiva.
Nella sola zona di “Qasr al-Yahud”, il sito del battesimo di Cristo, ci sarebbero ancora 500mila mine nascoste. Il progetto è finanziato dagli Usa e da privati ed è stato reso possibile grazie anche all’accordo tra le autorità palestinesi e israeliane, almeno per ciò che riguarda la zona di Betlemme.