
Coordinamento Terra Santa
Foto di Nadim Asfour
“La crisi è continua da quando siamo diventati una minoranza, cioè dalla creazione dello Stato d’Israele. E in quanto minoranza abbiamo problemi che minacciano l’esistenza stessa dei palestinesi cristiani e la loro presenza in Terra Santa.”
Lo ha dichiarato l’arcivescovo greco-melkita Elias Chacour ai microfoni di Radio Vaticana, in occasione del Coordinamento Terra Santa, che vede i vescovi europei e nord-americani, impegnati in questi giorni nella loro missione in Terra Santa, toccare con mano le difficoltà delle comunità cristiane locali.
“Il Ministero dell’Istruzione versa i sussidi per i bambini di qualsiasi scuola – sottolinea monsignor Chacour – ma è stata fatta un’eccezione per le scuole cristiane. Non solo ci danno meno della metà dei sussidi, ma continuano a ridurli sempre più. Rischiamo, quindi, di chiudere. E le nostre non sono semplicemente “scuole”: sono luoghi dove cristiani, musulmani, drusi e ragazzi di altri confessioni imparano a vivere insieme. Questo potrebbe non essere più possibile e ci addolora molto.”

Mons. Elias Chacour
arcivescovo greco-melkita
Sul fenomeno, sempre più preoccupante, della continua emorragia dei cristiani dalla Terra Santa, l’arcivescovo ha commentato: “I Luoghi Santi sono estremamente importanti e sono grato per tutti quei cristiani che se ne prendono cura. Ma è giunto il momento di chiedersi quale possa essere il significato dei Luoghi Santi se non ci sono più cristiani; qual è l’importanza delle pietre sante di questa terra se non ci sono più pietre vive? Rivolgo un appello ai cristiani perché vengano qui in pellegrinaggio. Venite, ma dopo aver visitato le reliquie, le pietre, le antichità, incontrate anche le comunità cristiane locali! Saranno felici di riceverli, di condividere un pasto con loro; non chiederanno denaro, ma amicizia e solidarietà. Penso che lo meritino.” ha concluso l’arcivescovo Chacour.
Potete ascoltare l’intervista integrale a Radio Vaticana a questo link: