In occasione delle celebrazioni per il Giorno della Memoria, la presidenza del Consiglio Comunale di Arezzo organizza una serie di appuntamenti, accanto all’Istituto storico aretino della Resistenza e dell’età contemporanea, alla Biblioteca Città di Arezzo e all’Archivio dei Diari di Pieve Santo Stefano, e partecipa a eventi sempre legati alla celebrazione insieme alla Libera Accademia del Teatro.
Si comincia domani, mercoledì 23 gennaio, con l’omaggio al libro di Ettore Finzi e Adelina Foà dal titolo Parole trasparenti. La mattina è offerta agli studenti degli istituti superiori in forma di lettura, con l’attore Andrea Biagiotti e intermezzi musicali eseguiti da alcuni membri dell’Orchestra Giovanile di Arezzo con il maestro Roberto Pasquini.
Nel pomeriggio, si svolge la presentazione vera e propria con Patrizia Di Lucia, Daniele Finzi e Tiziana Nocentini. “I ragazzi partecipano attivamente alle iniziative”, spiega Tiziana Nocentini. “Sono anni che proponiamo una formula che consenta agli stessi di avvicinarsi a percorsi di memoria che toccano un tema così delicato e drammatico. E nulla può introdurli meglio delle parole e dai racconti di chi ha realmente vissuto quei momenti”.
Al direttore scientifico della Fondazione Archivio Diaristico Nazionale Camillo Brezzi, il compito di dare una traccia del libro, epistolario di Ettore Finzi e Adelina Foà, vincitore del Premio Pieve 2012. “Innanzitutto vorrei rilevare come con questo libro inizi un ciclo di conferenze che abbiamo organizzato assieme alla Biblioteca Città di Arezzo per presentare la collana ‘Storie italiane’ pubblicata dal Mulino e che trae spunto proprio dai diari. Sono ben 7.000 quelli conservati a Pieve e il nostro sforzo è renderne noti alcuni a livello nazionale. C’è poi il secondo aspetto più legato al libro. Ettore era un chimico, Adelina un avvocato, si conobbero nel 1938, data emblematica per gli ebrei italiani, si sposano nel 1939 e decidono di abbandonare l’Italia per quella che era all’epoca la Palestina sotto mandato britannico. Israele sarebbe sorto solo nel 1948. Abitano a Tel Aviv, poi Ettore – racconta Brezzi – si trasferisce per lavoro in Iran. Da là è un continuo scambio di lettere con la moglie rimasta a Tel Aviv nelle quali seguono e commentano da lontano la guerra in Europa. Tornati in Italia, Ettore venne assunto dalla Buitoni di Sansepolcro. Suo figlio Daniele abita
ad Anghiari, sarà presente ad Arezzo il 23 gennaio e ha curato questi diari e lettere dei genitori del periodo 1939-1945”.
Infine lunedì 28 gennaio (il 29 per le scuole) alle 21 al Teatro Pietro Aretino con lo spettacolo ”Nata con la stella”, la vita di Etty Hillesum, scrittrice ebrea olandese deportata e morta ad Aushwitz, per la regia di Amina Kovacevich: ”lo spettacolo ha una peculiarità che sono felice essere riuscita a realizzare. Vede in scena contemporaneamente attrici protagoniste affermate come Alessandra Bedino, nel ruolo di Etty, e Claudia Bombardella e alcuni giovani allievi della libera accademia molto motivati. Questa combinazione muove molta emozione”.
Servizio di Beatrice Bertozzi. Riprese di Gianni Vukaj.
Interviste ad Amina Kovacevich, regista teatrale, e a Camillo Brezzi, direttore scientifico della Fondazione Archivio Diaristico Nazionale. TSD Notizie del 21 gennaio 2013.