La crisi dei consumi non contagia il mondo del bio: secondo l’ultima rilevazione del panel famiglie Ismea/Gfk Eurisko, nel 2012 la spesa di prodotti bio confezionati presso la grande distribuzione organizzata è cresciuta del 7,3%, dopo il +9% del 2011. I dati, spiega Federbio, ”dimostrano come il settore risponda bene alla domanda del consumatore di sicurezza alimentare, tutela ambientale, qualità organolettica e nutrizionale”. Il sistema di produzione bio, aggiunge la federazione, produce anche output positivi per l’ambiente, la qualità dei terreni e delle acque, la biodiversità e la qualificazione territoriale. ”E’ ormai evidente – ha sottolineato Paolo Carnemolla, Presidente di FederBio – che la crescita dei consumi di biologico è una tendenza in linea con il cambiamento di stili di vita e di atteggiamento verso l’ambiente e la sostenibilità. Dunque invito la politica e la rappresentanza del mondo agricolo e agroalimentare a considerare l’agricoltura biologica come una straordinaria opportunità per innovare e rendere competitiva l’agricoltura italiana e per rafforzare le potenzialità dell’export del made in Italy nel mondo”. L’Italia, ricorda Federbio, detiene la leadership europea per numero di imprese e superfici coltivate col metodo biologico ed è ai primi posti nel mondo per flusso di merci esportate.
Cresce ancora il biologico: i consumatori prediligono ecoprodotti di qualità
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