“Pregate per me”. Questa la prima cosa che ha chiesto don Gabriele Marchesi, sacerdote della diocesi di Fiesole “fidei donum” in Brasile. Da poco, Benedetto XVI lo ha nominato Vescovo di Floresta.
Don Marchesi è in Brasile da 10 anni, dal gennaio 2003. “Fin dal 1985 – raccontava in un’intervista pubblicata un anno fa, su La Parola, il fascicolo della diocesi di Fiesole di Toscana Oggi – avevo manifestato al Vescovo il mio desiderio di fare un’esperienza missionaria, senza peraltro indicare un paese in particolare. Nel 2002 giunse in diocesi una richiesta di aiuto da parte di don Sergio Ielmetti, allora parroco a Vitória do Mearim e mons.Giovannetti decise di accoglierla e inviarmi. Sono dunque arrivato in Brasile, nello stato del Maranhão, con destinazione Vitória do Mearim, nella Diocesi di Viana“. Là è rimasto, collaborando con don Sergio Ielmetti e don Franco Manetti, fino al febbraio del 2006, quando il vescovo di Viana – allora era Dom Xavier – lo inviò a Pedro do Rosário come parroco. “Da allora – spiega nel suo racconto – risiedo qui, primo parroco con stabile dimora nella cittadina. La parrocchia è nata solo 12 anni fa (6 luglio 1999, bellissima coincidenza con la festa di San Romolo!), ha un’estensione di circa 1700 chilometri quadrati e conta 148 villaggi, oltre la sede. In questi giorni stanno terminando di asfaltare la prima strada di accesso alla città. Finora non avevamo nessuna strada asfaltata”.
Nella stessa città, dal 2008, ci sono anche due suore “Figlie di Nostra Signora della Misericordia” (congregazione che era presente un tempo a Londa). Nella diocesi brasiliana, dal marzo 2011, don Marchesi era Vicario Episcopale per l’Area dei laghi, una delle due zone in cui la diocesi di Viana è divisa. Dal 2009 fa parte a livello regionale (Regionale nordest nell’organizzazione della Conferenza Episcopale Brasiliana equivale a tutto il Maranhão con le sue 12 Diocesi) dell’equipe di coordinazione delle Comunità Ecclesiali di Base. Tra le tante iniziative intraprese, quella del progetto di una nuova chiesa e di un nuovo centro pastorale al quale hanno lavorato don Gabriele Bandini e la sorella Chiara in qualità di architetti. “Un sogno” come confidava in occasione del lancio dell’iniziativa di raccolta fondi. Un sogno che un giorno diventerà realtà. Tra le tante iniziative intraprese, quella del progetto di una nuova chiesa e di un nuovo centro pastorale al quale hanno lavorato don Gabriele Bandini e la sorella Chiara in qualità di architetti. “Un sogno” come confidava in occasione del lancio dell’iniziativa di raccolta fondi. Un sogno che un giorno diventerà realtà.
LA SCHEDA
Don Gabriele Marchesi è nato il 16 settembre 1953 a Incisa Valdarno, diocesi di Fiesole. Ha compiuto gli studi di Filosofia presso il Seminario diocesano di Fiesole (1972-1975) e quelli di Teologia presso lo Studio Teologico Fiorentino (1975-1978).
Il 6 luglio 1978 ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale per la diocesi di Fiesole, nella quale ha svolto gli incarichi di Vicario parrocchiale (1978-1986) e di Parroco della parrocchia Santa Maria del Giglio a Montevarchi (1986-1997), Parroco della parrocchia San Giovanni Battista a Contea (1997-2003), Direttore dell’Ufficio Missionario Diocesano, Membro del Consiglio Presbiterale e del Collegio dei Consultori.
Dal 2003 opera come sacerdote «fidei donum» in Brasile , nella diocesi di Viana, nello Stato di Maranhão, nella quale svolge attualmente l’incarico di Parroco della Parrocchia São Pedro Apóstolo e Nossa Senhora do Rosário, Coordinatore per la Pastorale e Vicario Episcopale.
La diocesi di Floresta (in latino: Dioecesis Florestensis) è una sede della Chiesa cattolica suffraganea dell’arcidiocesi di Olinda e Recife appartenente alla regione ecclesiastica Nordeste 2. Nel 2010 contava 246.658 battezzati su 247.425 abitanti. La diocesi comprende parte dello stato brasiliano di Pernambuco. Nella città di Floresta, dove si trova la cattedrale del Buon Gesù degli Afflitti. Il territorio è suddiviso in 11 parrocchie. L’attuale diocesi è stata eretta il 15 febbraio 1964 con la bolla «Qui secreto Dei consilio» di papa Paolo VI, ricavandone il territorio dalle diocesi di Pesqueira e di Petrolina.