“Invochiamo fin d’ora sul romano Pontefice che sarà eletto lo spirito del Signore. Se egli saprà essere il ‘servo dei servi’, il più bello dei titoli del Papa, se saprà fare tutto per tutti immolando i suoi interessi personali al servizio dell’unità, riuscirà sicuramente a dare nuovo slancio al popolo di Dio e a edificare il corpo di Cristo che è la Chiesa”. Così l’arcivescovo Riccardo Fontana ha rivolto stamani in Cattedrale durante la missa pro eligendo romano pontefice, la sua preghiera al futuro Papa, insieme ai fedeli presenti e a quelli che hanno seguito la celebrazione in diretta da casa su Tsd. “L’elezione del nuovo Papa – ha proseguito mons. Riccardo Fontana – è un momento speciale e forte per ritornare al progetto di Gesù. E’ come riavviare un percorso. In questo momento i sentimenti del nostro essere Chiesa sono fortemente legati al progetto di Gesù. Lui resta. Non abbiamo timore per la Chiesa di Dio perché siamo certi della presenza di Gesù in mezzo a noi. Benedetto XVI ha concluso il suo ministero romano ripetendo proprio alla chiesa universale che la Chiesa è di Gesù. Quindi con spirito di fede ci prepariamo ad accogliere colui che l’arcidiacono dalla loggia maggiore della basilica vaticana proclamerà Sommo Pontefice, e chiediamo la grazia di un Papa Santo, libero e forte, capace di dialogare con il mondo complesso del nostro tempo, fedele successore di Pietro e fedele a Cristo fino alla morte”. Quindi il Vescovo Riccardo ha concluso l’omelia affermando che “il Signore ancora una volta è sulla barca e non lascerà che il suo popolo vada in mercé delle provocazioni del mondo”.
Al termine della Santa Messa i fedeli si sono raccolti in preghiera davanti al Beato Gregorio X che promulgò la costituzione sull’obbligatorietà del conclave per l’elezione pontificia. L’inizio vero e proprio del conclave avverrà nel pomeriggio di martedì con la pronuncia dell’ “extra omnes” (il “fuori tutti”) dalla Cappella Sistina che sarà solennemente pronunciato dal maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie, monsignor Guido Marini.