Una Piazza San Pietro gremita di fedeli e pellegrini, che non sono voluti mancare al primo Angelus di Papa Francesco. Molte le bandiere argentine che sventolano tra le altre. A mezzogiorno, il Pontefice si affaccia dalla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico, salutando la folla con il sorriso a cui ci ha già abituato. “Fratelli e sorelle, buongiorno!”
“Questo è bello è importante per noi cristiani: incontrarci di domenica, salutarci, parlarci come ora qui, nella piazza. Una piazza che, grazie ai media, ha le dimensioni del mondo.
Papa Bergoglio porta l’attenzione sul Vangelo di questa quinta domenica di Quaresima, che presenta l’episodio dell’adultera, che Gesù salva dalla condanna a morte (Gv 8,1-11): “Il volto di Dio è quello di un padre misericordioso, che sempre ha pazienza” sottolinea il Santo Padre. “Avete pensato voi alla pazienza di Dio, la pazienza che lui ha con ciascuno di noi? Quella è la sua misericordia. Sempre ha pazienza, pazienza con noi, ci comprende, ci attende, non si stanca di perdonarci se sappiamo tornare a lui con il cuore contrito.”
“Un po’ di misericordia rende il mondo meno freddo e più giusto” prosegue Papa Francesco. “Abbiamo bisogno di capire bene questa misericordia di Dio, questo Padre misericordioso che ha tanta pazienza. Ricordiamo il profeta Isaia, che afferma che anche se i nostri peccati fossero rossi scarlatti, l’amore di Dio li renderà bianchi come la neve.”
Il Pontefice racconta poi alla folla un episodio del suo passato da vescovo a Buenos Aires, nel 1992, quando, in occasione della Messa degli ammalati, gli capitò di confessare una signora ultraottantenne che lo stupì per l’immensa fiducia nel perdono del Signore: “Il Signore perdona tutto – disse la signora all’allora vescovo Bergoglio – Se il Signore non perdonasse tutto, il mondo non esisterebbe.”
Papa Francesco ha commentato: “Non dimentichiamo questa parola: Dio mai si stanca di perdonarci, mai! Il problema è che noi ci stanchiamo, noi non vogliamo, ci stanchiamo di chiedere perdono. Lui mai si stanca di perdonare, ma noi, a volte, ci stanchiamo di chiedere perdono. Non ci stanchiamo mai, non ci stanchiamo mai! E anche noi impariamo ad essere misericordiosi con tutti.”
Dopo la preghiera dell’Angelus, il Santo Padre ha chiesto nuovamente che i fedeli pregassero per lui, come ha fatto in occasione della sua nomina e del primo saluto, lo scorso mercoledì: “Rivolgo un cordiale saluto a tutti i pellegrini. Grazie della vostra accoglienza e delle vostre preghiere. Pregate per me, ve lo chiedo.”
E’ tornato poi sulla scelta del nome: “Ho scelto il nome del Patrono d’Italia, San Francesco d’Assisi, e ciò rafforza il mio legame spirituale con questa terra, dove – come sapete – sono le origini della mia famiglia. Ma Gesù ci ha chiamati a far parte di una nuova famiglia: la sua Chiesa, in questa famiglia di Dio, camminando insieme sulla via del Vangelo. Non dimenticate questo: il Signore mai si stanca di perdonare! Siamo noi che ci stanchiamo di chiedere il perdono.” E sereno ha concluso: “Buona domenica e buon pranzo!”
I prossimi impegni di papa Francesco
“Il Signore ci perdona sempre”: il primo Angelus di Papa Francesco
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