132 delegazioni di Paesi, con 31 capi di Stato, 33 delegazioni di Chiese e confessioni cristiane. Sono alcuni “numeri”, forniti dal portavoce vaticano padre Federico lombardi, della grande giornata di domani, che vedrà l’insediamento ufficiale di Papa Francesco al Soglio Pontificio, in occasione della solennità di San Giuseppe. TSD, dalle 8,45 alle 13.00, trasmetterà in diretta la celebrazione, grazie alla collaborazione del Centro Televisivo Vaticano e di Telepace.
Si svolgerà “tra la tomba di San Pietro e il sagrato” della basilica, luogo per la tradizione del martirio di Pietro, la “Messa di inizio del ministero petrino del vescovo di Roma”. Il Papa lascerà Casa Santa Marta alle 8.45-8.50 e salirà sulla jeep o sulla papa-mobile per fare un lungo giro intorno alla piazza. Poi andrà in sagrestia, vicino alla Pietà, alle 9.15 per prepararsi alla celebrazione, che avrà inizio intorno alle 9.30. “La cerimonia – ha informato padre Lombardi – incomincerà alla tomba di San Pietro, nel centro della Basilica, sotto l’altare centrale, e si svolgerà sulla piazza che, secondo la tradizione, è anche il luogo del martirio di San Pietro, perché il Circo di Nerone occupava anche questa zona”. Il Vangelo sarà cantato in greco, mentre l’omelia in italiano. A prestare servizio ci saranno anche i frati francescani del Santuario di La Verna. Per la musica, ci sarà il Coro della Cappella Sistina e anche il Coro dell’Istituto di Musica Sacra che si alterneranno. All’offertorio, verrà eseguito “un pezzo molto raro”, composto da Pierluigi da Palestrina proprio per l’inaugurazione del pontificato, “Tu est pastor ovium” (Tu sei il pastore delle pecore). La messa si concluderà con il canto del “Te Deum”.
Il Papa saluterà le delegazioni di Paesi all’altare centrale, dopo essere rientrato in Basilica e aver deposto le vesti liturgiche. Le delegazioni delle varie Chiese cristiane e delle altre religioni, le riceverà invece mercoledì alle11. Tra le “personalità”, per la prima volta nella storia, il patriarca ecumenico Bartolomeo, il catholicos armeno di Echmiadzin, Karekin II, il metropolita Hilarion per il Patriarcato di Mosca e diversi altri. La delegazione ebraica sarà composta da 16 membri. Attese inoltre “delegazioni anche consistenti di musulmani, di buddisti, e anche alcuni rappresentanti sikh, giainisti”.
(fonte: agenzia Sir)