Un bilancio sano, ma “sterile”. E’ quanto emerge dall’ultima seduta del Consiglio Comunale di Arezzo: è stato approvato il consuntivo 2012, ma sono state pesanti le critiche di inerzia arrivate all’amministrazione comunale da tutte le parti politiche. 17 i voti a favore, tutti del gruppo PD, 13 i contrari. Il vice sindaco Stefano Gasperini ha definito il bilancio “sano e in equilibrio”. 5, 7 milioni di euro di avanzo d’amministrazione, di cui 2,2 sono assolutamente vincolati. L’Ente ha pagato 16 milioni in conto capitale. L’indebitamento è diminuito, dal 2007 al 2012, da 79 a 57 milioni di euro.
Ma dall’opposizione il giudizio più diffuso è che si tratti di un bilancio che non ha corso alcun rischio, specchio di una “gestione amministrativa caratterizzata dall’inerzia”, come ha dichiarato Daniele Farsetti, del Movimento 5 Stelle. Investimenti strozzati dal Patto di Stabilità e dal Piuss, che ha creato strutture inutilizzate (teatro tenda, Casa dell’Energia, Fortezza). Un bilancio che si regge sull’Imu. Troppo scarsi gli investimenti nel turismo e nella cultura. Questa la posizione condivisa da M5S, Pdl e Idv. Mancano soprattutto investimenti nel sociale, come rileva Luigi Scatizzi, capogruppo Nuovo Polo per Arezzo (UdC): “Insisto per la redazione di un bilancio sociale e di un bilancio ambientale. Attingiamo sempre meno ai fondi europei di finanziamento.” Poca attenzione per la situazione delle famiglie anche secondo Roberto Ruzzi (Lega Nord).
Durante la seduta, il Consiglio comunale ha approvato la proposta del vice sindaco Gasperini di affidare ad Aisa Spa la gestione della Tares (Tariffa rifiuti e servizi). La proposta è stata accolta dall’assemblea con 17 voti a favore e 12 contrari. “Si tratta – commenta l’amministrazione comunale – di una soluzione adeguata per garantire la continuità del servizio di gestione integrata dei rifiuti nelle more delle procedure per il suo affidamento al gestore unico individuato mediante procedura di evidenza pubblica dall’Autorità ATO Toscana Sud.” Dall’opposizione è giunta la critica per non aver valutate altre opzioni, magari meno costose, rispetto ad Aisa. Il sindaco Giuseppe Fanfani ha ricordato la brusca introduzione legislativa della tassa, sottolineando il momento di forte confusione e di protesta da parte di molti comuni, “contestazione che faccio assolutamente mia” ha aggiunto.