È la biturgense Chiara Baldi la vincitrice del premio giornalistico “Una storia ancora da raccontare”, alla memoria di Walter Tobagi. Chiara si è classificata al primo posto con l’articolo dal titolo: “Stampa libera? Un’illusione se i giornalisti sono sfruttati e minacciati”. Un lavoro che affronta un tema di grande attualità, come quello del precariato all’interno delle redazioni italiane. Un tema “spesso censurato dagli stessi addetti ai lavori – si legge nella motivazione della giuria -. Lo svolge in maniera documentata e misurata, focalizzandosi sulle battaglie sindacali, senza retorica e con uno stile giornalistico asciutto”.
Un esercito di venticinquemila precari che produce il sessanta percento delle notizie di un qualsiasi giornale, online o cartaceo che sia. Un esercito che se posasse la penna e spegnesse il pc, metterebbe in ginocchio l’intero sistema dell’Informazione. Nel resto del mondo questi “soldati” si chiamano freelance e sono sinonimo di notizie indipendenti, libere, alternative. Da noi sono semplicemente giornalisti precari, o più brutalmente: sfruttati, sottopagati, sotto ricatto. L’Italia della crisi, dei contratti atipici, degli stipendi infami, del «non arrivo a fine mese» e delle tutele inesistenti, passa anche (e soprattutto) da loro.
26 anni, una Laurea in lingue all’Università di Bologna e una Specialistica in giornalismo alla Sapienza di Roma, Chiara ha nel cassetto anche un Master in giornalismo economico, al Sole 24 Ore. Attualmente collabora con il quotidiano on line Diritto di critica. La premiazione dei vincitori si è svolta nell’ambito del Festival Internazionale del giornalismo di Perugia.
La giuria era composta da Benedetta Tobagi (La Repubblica), Maurizio Beretta (UniCredit) che ne era il presidente, Arianna Ciccone (organizzatrice del Festival), Dario Di Vico (Corriere della Sera), Riccardo Iacona (Presadiretta) e Laura Silvia Battaglia (Associazione Ilaria Alpi).
Il video della premiazione:
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