Oltre 2mila persone si sono rivolte alla Caritas nel corso del 2012. La maggior parte sono padri e madri di famiglie. Questo uno dei dati che emergono dal VII Rapporto diocesano sulle povertà, presentato stamani nel Palazzo Vescovile di Arezzo.
L’aumento rispetto all’anno precedente è stato del 16 per cento. Oltre la metà ha alle spalle un nucleo familiare. Diminuiscono le presenze della fascia d’età 30-39 anni (storicamente la più presente tra gli utenti Caritas), mentre aumenta quella degli ultra 40enni cioè la porzione in genere più produttiva e assestata della società. Un segno evidente che il perdurare della crisi economica stia scaricando i suoi effetti peggiori sulle spalle di padri e madri di famiglia. Se in passato gli interventi riguardavano soprattutto il singolo svantaggiato, ora non è più così. Oltre il 53 per cento degli utenti Caritas è coniugato, la maggior parte è di sesso femminile.
A conferma di quanto sia difficile la situazione c’è un altro dato: la nazionalità italiana è quella più presente, oltre il 27 per cento degli utenti sono nostri connazionali.
Anche per questo, da tempo la Diocesi ha deciso di incrementare fortemente gli strumenti messi a disposizione dei centri d’ascolto zonali e ha attivato centinaia di volontari nelle 245 parrocchie del territorio. L’obiettivo è quello di avere almeno una Caritas parrocchiale in ogni Area Pastorale.
Nel notiziario di stasera (19.40, 21 e 23), le interviste realizzate in occasione della presentazione. Alle 19, invece, andrà in onda su TSD (canale 85 del digitale terrestre) uno speciale di Chiesa Oggi dedicato proprio al Rapporto.
E ai dati del Rapporto sulle povertà è dedicata anche l’apertura del fascicolo diocesano di Toscana Oggi, con il titolo: “Se la famiglia in crisi chiede aiuto alla Caritas”.