A poco più di due mesi dall’inizio della Gmg di Rio De Janeiro (23-28 luglio) cominciano a muoversi anche i giovani delle comunità cattoliche del Medio Oriente. I più numerosi, stando alle iscrizioni finora ricevute (ma i numeri sono in continuo cambiamento) dovrebbero essere i giovani libanesi, ben 458, di cui solo 58 dalla diaspora, tutti gli altri arrivano direttamente dal Paese dei Cedri. Ad occuparsi in prima persona della loro partecipazione è il cardinale Bechara Boutros Rai, patriarca maronita che lo scorso 10 maggio era a Rio de Janeiro per fare visita al Comitato organizzatore della Gmg.
Dalla Terra Santa partiranno in 115 i giovani, 95 da Israele e 20 dalla Palestina (Betlemme e Ramallah), accompagnati da monsignor William Shomali, vescovo ausiliare di Gerusalemme e vicario patriarcale per la Palestina, e da don Aziz Halaweh, cappellano della Gioventù studentesca (Jec). Il gruppo parteciperà anche alla settimana missionaria nella arcidiocesi di Niteroi (Stato di Rio de Janeiro) nella quale sarà accolto grazie al sostegno della Luogotenenza dell’Ordine del Santo Sepolcro di Brasile.
Gli iracheni iscritti sono al momento 170 giovani provenienti dalle province di Baghdad, Kirkuk e Dohuk. Per finanziarsi il viaggio hanno anche organizzato un mercatino fai-da te dove si trovano generi alimentari, vestiti e prodotti elettronici, sito presso la chiesa caldea di S. Giuseppe a Baghdad.

Giovani cristiani del Medio Oriente in preghiera
Ad anticipare la Gmg, circa 200 giovani ebrei, cattolici e musulmani si incontreranno il 21 luglio a Rio de Janeiro per presentarsi reciprocamente e proporre azioni concrete per il dialogo interreligioso. L’evento, che il Comitato organizzatore definisce “inedito nella storia delle Gmg”, rientra nel vasto programma di eventi della manifestazione ospitata dalla città brasiliana. Ogni delegazione illustrerà, anche con l’ausilio di video, la propria religione e gli sforzi che intende mettere in campo per la tolleranza e la riconciliazione. L’idea di un incontro interreligioso giovanile è nata sull’onda di una analoga iniziativa che ha luogo mensilmente a Rio, “dove musulmani, ebrei e cattolici cercano di promuovere il rispetto e la comprensione reciproca”.
Nelle settimane scorse rappresentanti musulmani, tra cui Jihad Hammadeh, vice-Presidente della Assemblea mondiale della Gioventù musulmana in America Latina, hanno fatto visita al Comitato per parlare della partecipazione della comunità musulmana alla Giornata. “Per noi è un onore partecipare alla Gmg – hanno detto i leader islamici – sarebbe la nostra prima volta. Sarà un grande evento religioso che passerà alla storia”. Oltre all’incontro interreligioso è in cantiere anche uno ecumenico che dovrebbe riunire i giovani leader delle Chiese cristiane. L‘evento si svolgerà nella settimana della Gmg, presso la cattedrale anglicana di Rio.
Fonte: Sir