L’appello era stato lanciato nei giorni scorsi dai microfoni di TSD e dalle colonne del settimanale diocesano Toscana Oggi. Il Gruppo di auto mutuo aiuto “Mi rimetto in gioco” chiedeva un incontro con gli esercenti della Città per “sensibilizzarli e monitorare assieme le dipendenze da Gioco d’Azzardo”.
La risposta non si è fatta attendere. L’incontro ci sarà, appoggiato dal Comune di Arezzo. L’appuntamento è fissato per il 10 giugno e avrà l’obiettivo di presentare agli esercenti “le nuove disposizioni di legge a tutela dei minori e fare capire la differenza che c’è tra giocare in modo sociale e giocare in modo problematico”.
Intanto, si è svolto un summit tra gli assessori Bennati, Caremani e Romizi e Marco Becattini e Valenina Cocci del Sert, la Comandante e la vice Comandante della Polizia Municipale, Meloncelli e Silipo ed i rappresentanti della Guardia di Finanza impegnati su questo fronte. Così spiega il senso dell’incontro Barbara Bennati:
Occorre attivare insieme le strategie per contrastare la dipendenza da gioco nella quale precipitano ogni anno circa un migliaio di aretini di cui il 6% sono adolescenti. Giocatori che poi coinvolgono intere famiglie: i debiti portano a usura e prestiti a tassi impossibili, quindi a perdite di risparmi e patrimoni, litigi, vergogne, rottura di legami, azioni illegali, truffe, furti, tentativi di suicidio. Purtroppo la premessa è che i Comuni non hanno alcuna possibilità di porre limiti all’apertura delle sale giochi, nemmeno di carattere urbanistico come sancito dal Tar Veneto che ha disposto l’annullamento dei provvedimenti adottati dal Comune di Vicenza che con un regolamento aveva introdotto un limite di distanza tra le sale giochi ed i luoghi cd sensibili come scuole, ospedali, ecc
L’appello dell’associazione “Mi rimetto in gioco”:
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LA CAMPAGNA DI TSD SULLE NUOVE DIPENDENZE:
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