L’agricoltura può essere oggi un’importante alleata per affrontare le attuali sfide ambientali e sostenere lo sviluppo di un’economia green. È tra i messaggi emersi da Terra Futura, mostra convegno delle buone pratiche di sostenibilità ambientale, economica e sociale alla Fortezza da Basso di Firenze.
Alla manifestazione ha fatto la sua seconda tappa la “Campagna globale sulla libertà dei semi” di Vandana Shiva, la più autorevole teorica dell’ecologia sociale: l’iniziativa è promossa da Navdanya International, di cui la scienziata indiana è fondatrice, in collaborazione con la Regione Toscana (la prima ad aver sancito con legge la proprietà collettiva sulle varietà locali, tutelandole dai brevetti delle multinazionali) e Banca popolare Etica, in virtù di una collaborazione avviata nel 2012 proprio a Terra Futura. La campagna intende rendere maggiormente consapevoli le persone, comunità, istituzioni e governi sul grave rischio per il futuro della sicurezza alimentare del pianeta, in pericolo per la scomparsa dei semi locali e, dall’altro lato, per la proliferazione di brevetti e leggi che favoriscono monocolture, monopoli, e privatizzazioni.
A rafforzare la collaborazione tra l’associazione e la banca c’è ora anche un protocollo, che ha l’obiettivo di consolidare alleanze per salvare i semi, la biodiversità, i diritti degli agricoltori di autoprodurre e scambiare le sementi, per puntare a sistemi agricoli basati sulla sovranità alimentare, in armonia con la natura.